De Vries, controversie legali al debutto in Formula 1
Il neo assunto in casa AlphaTauri è stato accusato di violazione degli accordi e di aver nascosto informazioni a un grande magnate immobiliare olandese
La prima stagione in Formula 1 per Nyck de Vries deve ancora cominciare, ma il giovane pilota è già sotto i riflettori. A quasi due mesi dal suo debutto con AlphaTauri, sembra essere nei guai. In queste ore, infatti, circola la notizia di un coinvolgimento di De Vries in una disputa legale, nata per mano di Jeroen Schothorst, magnate immobiliare olandese. Secondo quanto riportato da varie testate, sembrerebbe non aver ripagato un prestito che gli era stato concesso per finanziare la sua stagione in Formula 2.
INGRESSO DIFFICILE IN FORMULA 1
De Telegraaf e il Financial Dagblad parlano di un finanziamento che ammonta a 250.000 euro. Questi sarebbero stati messi a disposizione di de Vries per permettergli di debuttare con il team Prema. A quanto sembra, Schothorst avrebbe imposto un tasso di interesse pari al 3% annuo, a cui si somma un 50% dei guadagni che il neo pilota AlphaTauri avrebbe ricavato in Formula 1.
A complicare le cose a de Vries è però una clausola che sottolinea come, se il pilota non fosse entrato nella massima serie entro il 2022, allora il prestito sarebbe decaduto. Tuttavia, oltre al suo debutto nella stagione 2023, de Vries ha sostituto Alex Albon nel corso del Gran Premio d’Italia, mettendosi al volante della Williams. Di conseguenza, il ventisettenne ha già debuttato in Formula 1, rendendo non più valida la clausola sopra citata.
Secondo i suoi avvocati, de Vries avrebbe già restituito 190.000€, proponendo al magnate olandese di rimborsare l’intera somma di denaro finanziata in passato. Schothorst, però, non ha accettato. Di conseguenza, l’olandese ora vede pendere sulla sua testa un’accusa di violazione degli accordi e di aver nascosto informazioni. Un aspetto che influenza il suo approdo ufficiale in Formula 1, dato che il magnate ha chiesto anche la divulgazione completa dei contratti, che ora sono in mano al Tribunale di Amsterdam, il quale presenterà la propria sentenza il 3 febbraio.