Curiosità dalla F1 Formula 1 Cosa pensano davvero i meccanici dell’aumento di gare nel 2022? 24 Dicembre 2021 Maria Sole Caporro Credits: Red Bull Racing Press Area Images L’aumento del calendario gare ha portato a sempre più triplette nelle date e a spiegare la brutalità dietro queste decisioni ci sono proprio i meccanici Per gli spettatori è una gioia stare a guardare in serena, o quasi tranquillità una gara di Formula 1. Ma sarà lo stesso per i lavoratori del settore? Dietro ai piloti e alle vetture c’è un mondo e soprattutto un vasto numero di operai e meccanici che ogni giorno cercano di migliorare le prestazioni delle monoposto. Gli stessi meccanici si sono raccontati e hanno rivelato quanto sia brutale questo aumento delle gare per i lavoratori della Formula 1. Motorsport.com è stato il primo a mettere su un’inchiesta intervistando in modo anonimo un membro di un team, che rivela particolari non da poco conto. “Non ci si può nascondere dal fatto che la vita come meccanico di Formula 1 è dura. È sempre stato così, e nessuno di noi lo fa perché siamo dopo un periodo facile. Tutti noi amiamo la F1, e sappiamo che essere parte del Gran Premio è qualcosa che richiede molto sacrificio. Ma, da quando il calendario si è ampliato e le triplette diventano una norma, le cose hanno raggiunto un punto di rottura per un sacco di persone che lavorano nei box”. E continua la fonte anonima: “L’orario lavorativo è molto. Dal mercoledì prima della gara fino alla domenica sera, con un minimo di 12 ore al giorno. Non vi rendete conto di cosa vi toglie finché non tornate a lavorare in fabbrica e una normale giornata di otto ore è quasi comica perché sembra così breve! In realtà, non ti rendi conto di quanto sia anormale la vita sulla strada finché non torni a casa. Ciò che lo rende particolarmente duro è il fatto che è così implacabile, senza tempi di recupero. Si lavora dal momento in cui si scende dall’aereo, che può anche essere un volo schifoso in classe economica”. IL COVID HA RESO TUTTO PEGGIORE La fonte racconta poi a Motorsport.com quanto il Covid abbia reso tutto peggiore, e soprattutto come in tempo di pandemia i tempi si sono accelerati ancora di più, rendendo il tutto più stressante. Un’altra sfumatura negativa di questo periodo è il tempo di attesa per quanto riguarda l’esito dei tamponi. Il meccanico rivela anche quanto sia difficile stare un giorno in più fuori casa per l’attesa del tampone. Asserisce tuttavia che il mondo della Formula 1 è estremamente rigido per quanto riguarda le regole sanitarie. Ad ogni modo, se sommati ai giorni di lavoro, i giorni di quarantena e di isolamento di ritorno da un weekend di gara diventano ancora più brutali. “Tra lo stress dei risultati dei test in fase di elaborazione in modo che tutti possiamo andare a casa, il requisito di auto-isolarsi nel Regno Unito, e il calendario che cambia con breve preavviso, abbiamo dovuto rinunciare così tanto delle nostre vite in nome della F1, in modo che le persone al vertice possano fare più soldi mentre noi non otteniamo nulla in cambio”. “E questo aumenta lo stress. I piloti, e tutto il personale di fabbrica, contano su di voi per eseguire al 100% e non fare errori. Ma chiunque può fare degli errori. Siamo solo umani, e io ne ho fatti tanti nella mia vita. Quando lo fai, c’è solo questa silenziosa delusione degli altri”. Poi, non per lasciare nulla al caso, c’è anche la questione delle prestazioni. La fonte si apre anche su quanto sia difficile non riuscire a tentennare. Si arriva ad un punto in cui dubitare di sè stessi è normale amministrazione. L’ansia e lo stress pre-prestazioni infieriscono notevolmente sull’operato dei meccanici e operatori, ovviamente ciò ricade anche sul lavoro collettivo. “Tutto questo può avere un impatto negativo su alcuni membri all’interno del team che hanno insicurezze per quanto riguarda il loro aspetto, sessualità, o stato di lavoro. Esacerbando quelle insicurezze si può arrivare alla depressione e tutto ciò che ne deriva come l’isolamento sociale e uno stile di vita malsano. È una tossicità causata perché ognuno è sempre sopra l’altro: non c’è modo di allontanarsi per avere un po’ di respiro”. “I TEAM HANNO CERCATO DI PORRE RIMEDIO” Tuttavia le squadre hanno cercato di fare la loro parte per migliorare le cose, e a quanto asserisce la fonte la situazione sta migliorando rispetto a diversi anni fa, con il coprifuoco che ha fatto la sua parte. Il problema sembra riguardare anche il budget e le spese degli hotel: “Sulle camere d’albergo, abbiamo avuto l’abitudine di condividere le camere, ma ora un sacco di team hanno capito che dare a tutti camere singole non influisce davvero troppo sul loro budget. E la reazione positiva che stanno ricevendo dalle persone a causa di questo è molto utile per le squadre”. “Spesso quando si parla degli stress e delle tensioni del gigantesco calendario F1, si dice che se non ti piace puoi andartene. Alcuni capi squadra hanno detto lo stesso. Ma quell’atteggiamento mostra solo come alcuni sono fuori dal contatto con la realtà di ciò che è necessario in F1″. Secondo il meccanico, il gioco non vale la candela: “Facciamo tutti questo lavoro perché amiamo le corse, ma arriva un punto in cui il nostro benessere mentale e fisico deve avere la priorità sulle esigenze dello sport per continuare a pompare le gare”. “Più tempi di inattività per l’esercizio e per il recupero, alcuni controlli sanitari adeguati per garantire lo svolgimento al meglio. Ci aspettiamo una migliore comprensione di ciò che la nostra vita è veramente quando abbiamo una tripletta in un mese”. Queste sono le questioni che ha sollevato l’operaio interno al paddock? Come può cambiare ora la situazione? L’esposizione mediatica potrebbe essere abbastanza in questo periodo di solidarietà e di “politically correct”, ma quanto è in grado l’organizzazione di rinunciare allo spettacolo in nome della salute dei propri operatori? Ora che i meccanici si sono sollevati riguardo l’aumento delle gare, la questione non può passare inosservata. Tags: 2021, Mercedes AMG Petronas, Red Bull Racing, Scuderia Ferrari Continue Reading Previous Mercedes mette in moto per la prima volta la nuova W13Next Lewis Hamilton correrà nel 2022? Ecclestone ha le idee chiare sul suo futuro