Formula 1 Chi si nasconde dietro l’obbligo di modifica al casco di Nico Rosberg? 18 Luglio 2014 Eleonora Ottonello Non finisce qui la telenovela che vede Nico Rosberg e il suo casco della discordia. Dietro alla decisione di far levare il disegno della Coppa del Mondo sulla calotta del tedesco non ci sarebbe solo la FIFA, ma anche il produttore coreano di autoveicoli Hyundai, partner principale dei mondiali di calcio che si sono tenuti in Brasile. Questo è quanto ha rivelato il magazine tedesco Auto Motor und Sport: proprio secondo le ultime indiscrezioni il manager del 29enne sarebbe stato contattato in prima persona dall’Organo di Governo del calcio mondiale che intimava al pilota la cancellazione del disegno posto sotto inchiesta in quanto si trattava di una riproduzione non autorizzata di un marchio registrato. Senza troppi indugi, il pilota del team di Brackley ha sostituito la coppa con una grossa stella dorata che indica il numero 14, l’anno in cui i suoi connazionali hanno vinto il 4° mondiale della storia. Eppure secondo Auto Motor und Sport, c’è molto di più sotto a tutta questa intricata storia. Secondo i colleghi tedeschi, dietro a tutto questo polverone si nasconderebbe la Hyundai, l’unico marchio che ha acquisito i diritti per associare la propria immagine a quella della Coppa del Mondo di cui è main sponsor. Impossibile quindi per Rosberg, pilota della Mercedes, di correre con la riproduzione del trofeo calcistico sulla propria calotta. E giovedì, in occasione della prima conferenza stampa del fine settimana, le domande di rito dei giornalisti hanno riguardato questa faccenda. Il 29enne non ha potuto fare molto se non optare per la decisione della FIFA evitando di andare incontro a una denuncia per violazione del copyright: «È incredibile che persino un trofeo abbia un copyright e dei diritti – ha sottolineato Nico – Peccato perché era veramente fico il casco con il trofeo, ma lo abbiamo ripensato con la stella e questo nessuno ce lo può portare via perché la stella è il nostro marchio». È il caso di dirlo: tutto è bene quello che finisce bene! Tags: GP Germania, Nico Rosberg Continue Reading Previous Il nuovo circuito di Hockenheim. Ecco come si è arrivati alla sua creazioneNext GP Germania 2014: tutte le monoposto senza il sistema FRIC