Calendario da 24 Gran Premi? I team protestano
Le gare consecutive, senza settimana di riposo, sono ormai una presenza fissa: l’ultima novità è la tripletta Stati Uniti-Messico-Brasile
Il numero di Gran Premi in calendario è aumentato costantemente negli ultimi quindici anni di Formula 1, stagione dopo stagione. L’apice di questa crescita incontrollabile sarà toccato nel 2023, con la cifra spaventosa di 24 gare in programma. La FIA ha preso la decisione ieri pomeriggio, a seguito di una votazione elettronica con i membri del World Motorsport Council. I team che compongono la griglia di partenza, tuttavia, non sembrano entusiasti dell’approvazione di questo calendario da record. Cerchiamo di indagare la questione più nel dettaglio.
Le ragioni del dissenso
Stando a quanto riferito dal portale web GP Fans, i team sono stati avvertiti della nuova proposta di calendario solo tre ore prima della votazione. L’accumularsi di gare consecutive, come al solito, rappresenta l’aspetto più discusso. In particolare, la tripletta Stati Uniti-Messico-Brasile sembra proprio non andare giù alle squadre. Il Mondiale 2023 comincerà il 5 marzo in Bahrain, e si concluderà ad Abu Dhabi in data 26 novembre. Già quest’anno, con un calendario di 22 gare, i team hanno faticato a tenere il passo: la prossima stagione promette di essere un incubo dal punto di vista logistico.
Ci sono anche alcuni effetti collaterali. A ben vedere, il calendario 2023 di Formula 1 è talmente lungo e complicato da invadere lo spazio dedicato ad altre categorie. La nuova collocazione del Gran Premio del Belgio (28-30 luglio), per esempio, ha costretto gli organizzatori del Campionato del mondo endurance a spostare la 24 Ore di Spa al primo fine settimana del mese. Da ben 70 anni la storica gara di durata si disputava nell’ultimo weekend di luglio: nel 2023, a causa della crescita ormai fuori controllo della Formula 1, la tradizione verrà spezzata. Forse i vertici del Circus dovrebbero cominciare a porsi una semplice domanda: “Non staremo esagerando?”.