DichiarazioniFormula 1

Budget cap e sostenibilità, una convivenza difficile?

Zak Brown sostiene che il tetto dei costi limiti i progressi della Formula 1 verso un mondo più sostenibile

Il CEO della McLaren Racing è convinto che la Formula 1 debba attuare un radicale cambio di rotta verso la sostenibilità. La causa della mancanza di progressi è da ricercarsi nel budget cap

Nel corso di questa settimana, la McLaren ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla sostenibilità, in cui il team vanta miglioramenti significativi. Tra questi, una riduzione del 22% delle emissioni di gas serra rispetto al 2019, senza l’invio dei materiali di scarto in discarica. Negli ultimi anni la Formula 1 ha fatto dei notevoli passi in avanti verso un mondo più green. L’obiettivo pubblico è quello di arrivare a zero emissioni di carbonio entro il 2030. Tuttavia, Zak Brown è convinto che lo stesso budget cap voluto dal Circus mini lo sviluppo verso la sostenibilità.

Lo statunitense commenta: “Credo fermamente che ci debba essere il tetto dei costi e non vorrei vedere nulla che ne comprometta l’integrità. Tuttavia, i regolamenti attuali hanno creato alcune barriere indesiderate quando si tratta di investire nella sostenibilità. E’ fantastico vedere lo sforzo della Formula 1 su questo tema e siamo lieti che la FIA abbia istituito un gruppo di lavoro per esplorare i prossimi passi in questo campo“.

La proposta di McLaren

McLaren è fortemente convinta che sia necessario escludere alcuni progetti riguardanti la sostenibilità dai costi del budget cap. In particolare questo significherebbe ad esempio tagliare fuori le iniziative per il benessere del team e i costi per i programmi di tirocinio e apprendistato per avviare le carriere nel mondo del motorsport. O ancora, l’applicazione di regolamenti tecnici che invitino all’utilizzo di materiali ecosostenibili. Importante sarebbe anche l’introduzione di chiari criteri di sostenibilità nell’Accordo Concorde per coprire i requisiti fondamentali per i calendari delle gare, il paddock e i motorhome.

In merito a queste necessità, Brown afferma: “Per portare la Formula 1 nella giusta direzione per la salvaguardia dell’ambiente, occorre un cambio di rotta radicale. E’ necessario creare condizioni di parità, grazie alle quali i team possano lavorare per raggiungere gli stessi obiettivi e non debbano più scegliere se investire nelle prestazioni delle auto o sulla tutela ambientale”.

Infine il CEO della McLaren conclude: “Il nostro sport ha bisogno che venga introdotto un quadro normativo chiaro. Solo una vera collaborazione ci aiuterà a guidare un cambiamento significativo. E se lo vogliamo ottenere con la nuova serie di regolamenti per il 2026, queste decisioni devono essere prese ora“.

Margherita Ascè

Mi chiamo Margherita, ho 20 anni e studio Comunicazione, Innovazione e Multimedialità all’Università di Pavia. Sono da sempre una grande appassionata di sport con un debole per i motori. Sogno di diventare pit lane reporter della Formula 1 per raccontare e vivere in prima persona le emozioni che solo questo sport sa regalare.

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