Brown Max

© Twitter, McLaren F1

Brown aggressivo su Max

Zak Brown, amministratore delegato di McLaren, ha espresso giudizi molto duri su Max Verstappen. Brown considera il pilota olandese un “bullo” in pista e critica apertamente il suo stile di guida. Secondo Brown, Verstappen sfrutta la propria forza tecnica per intimidire i rivali e imporre il suo ritmo. Questa strategia, dice il dirigente, crea uno squilibrio sportivo che danneggia la competizione. Brown ritiene che l’aggressività del tre volte campione mondiale sia ormai eccessiva e non sempre compatibile con un confronto corretto.

Hamilton merita qualcosa in più, per Brown

Il dirigente americano ha anche parlato di Lewis Hamilton, oggi pilota Ferrari ma simbolo di un’epoca in Mercedes. Brown è convinto che Hamilton meriterebbe otto titoli mondiali, non solo i sette che possiede. Secondo lui, alcuni episodi controversi hanno impedito a Hamilton di ottenere un risultato storico ancora più grande. Brown cita decisioni discutibili, circostanze imprevedibili e momenti sfortunati che hanno modificato più campionati. Per il dirigente, il valore sportivo del britannico resta superiore alle cifre che appaiono nei record ufficiali.

critica “costruttiva” per Max

La critica a Verstappen e il sostegno a Hamilton non arrivano in un momento casuale. La Formula 1 vive una fase di grandi tensioni sportive e politiche. La rivalità tra Verstappen e Hamilton continua a influenzare la narrazione del campionato, anche quando i due piloti non lottano direttamente per il titolo. Brown sfrutta questo clima per proporre una riflessione più ampia. Secondo lui, la F1 dovrebbe interrogarsi su comportamenti che rischiano di diventare normalizzati. L’eccessiva aggressività, sostiene, può creare incidenti evitabili e alimentare situazioni ingiuste.

Brown parla con grande convinzione del ruolo etico dei piloti di vertice. I campioni, secondo lui, devono guidare con coraggio ma anche con rispetto reciproco. Verstappen, però, non rappresenta questo modello secondo il giudizio del dirigente McLaren. Il suo talento resta indiscutibile, ma Brown teme che la sua attitudine possa influire negativamente sulla percezione esterna del campionato. Le sue parole non sono solo critiche, ma anche un invito a un dibattito necessario.

Chi merita davvero il titolo di campione?

Hamilton, al contrario, viene descritto come un atleta che ha mostrato costanza, professionalità e maturità per molti anni. Brown lo considera un esempio di forza sportiva e integrità. L’idea dell’ottavo titolo non è quindi una provocazione, ma una valutazione sincera. Conclude affermando che la storia della Formula 1 dovrebbe riconoscere pienamente il valore del pilota britannico.

Il messaggio di Brown è chiaro. La Formula 1 ha bisogno di competizione, ma anche di equilibrio, rispetto e responsabilità. E secondo lui, questi elementi sono oggi più importanti che mai.