Brawn: “Stiamo pensando ad un piano di sicurezza”

A Monza la sprint race a griglia invertita per evitare il problema delle scie

Credits: Red Bull Racing Press Area

La Formula 1 sta riorganizzando il campionato 2020, pensando a delle misure di sicurezza per tutto il personale.

A causa della diffusione del Cornovirus la Formula 1 ha dovuto fermarsi, cancellando alcuni GP e rinviandone molti altri. Nonostante la difficile situazione mondiale, Liberty Media e la FIA stanno facendo il possibile per organizzare un nuovo calendario per la stagione 2020. Ross Brawn ha recentemente confermato che le prime due gare si potrebbero correre presso il Red Bull Ring in Austria. Un aspetto importantissimo su cui i vertici del Circus si stanno concentrando è la sicurezza.

Il direttore generale della Formula 1 ha rivelato che il piano d’azione per garantire la sicurezza di tutto il personale consisterebbe nel creare una specie di piccola biosfera in cui poter gareggiare senza correre rischi. Ovviamente, però, la prima cosa è accertarsi che tutto il personale che arriverà in Austria non sia infetto e che risulti negativo ai test.

Infatti Brawn, nel podcast di F1Nation, ha spiegato: “Il primo passo è convincere tutti a fare un test per avere il permesso di accedere al paddock e trovarsi nell’ambiente delle corse. Penso che una volta fatto ciò, sarà molto importante tenere tutti all’interno di quell’ambiente, come fosse una specie di biosfera che vogliamo creare per darci la possibilità di organizzare la gara successiva”.

BRAWN: “IL RED BULL RING È PERFETTO PER OSPITARE IL PRIMO GP”

Dunque Brawn crede che il Red Bull Ring sia perfetto per ospitare il primo evento della stagione 2020. Infatti, sembra offrire le caratteristiche che la Formula 1 cerca nei circuiti in questo periodo di emergenza. Il dirigente britannico ha così dichiarato: “È difficile trovare il posto giusto, bisogna controllare abbastanza bene l’ambiente. L’Austria si adatta molto bene. Ha un aeroporto locale vicino al circuito che le persone possono raggiungere con voli charter. Non è troppo vicino alla metropoli e ha una grande infrastruttura intorno”.

Avendo sotto controllo la situazione, la Formula 1 ha pensato sia possibile correre anche una seconda gara sul circuito della Red Bull, evitando spostamenti in altri paesi e possibili contagi.
“Non ci saranno camper ma saranno presenti le strutture di ristorazione. Sarà possibile mantenere tutto il personale nello stesso ambiente. Una volta arrivati lì sarebbe dunque possibile correre un’altra gara la settimana successiva”, ha detto per concludere.