Brawn: “È necessario cambiare il sistema premi per i team”

Ross Brawn rinnova con Liberty Media

Credits: Formula 1 Official Website

Ross Brown ha rivelato l’intenzione di Liberty Media di ripopolare la griglia, sfruttando anche il cambiamento di regolamento del 2021.

Nel 2010 la Formula 1 ha registrato un incremento del numero di team sulla griglia, arrivando a contarne fino a 12, con 24 piloti in gara. L’arrivo di squadre nuove, come la Lotus/Catheram, la HRT e la Virgin Racing, avevano generato entusiasmo tra gli appassionati. Però, l’euforia del momento è presto scemata quando, dal 2013 i team sono scesi a quota 11 e nel 2017 ai 10 attuali. Secondo Brawn, per sperare in un ampliamento, sarebbe necessaria una rivoluzione nel sistema dei premi per le squadre.

Infatti, l’attuale modello di partecipazione ai premi permette solo ai primi dieci team di ricevere denaro alla fine della stagione. Questa formula aveva senso prima del 2017, quando i team erano più di dieci. Invece, da quando le squadre sulla griglia sono diminuite, la Formula 1 è così costretta a pagare tutte e dieci le scuderie.
L’impegno è dunque quello di modificare il sistema di distribuzione di denaro entro il 2021. È un problema che la Formula 1 sta cercando di affrontare in tempi brevi, poiché quest’anno scadono gli attuali accordi commerciali tra il Circus e i rispettivi team.

Ai collegi di Race Fans, il direttore sportivo ha infatti dichiarato: “Noi non desideriamo un modello in cui solo dieci squadre vengano pagate, perché significherebbe la morte certa per l’undicesima. Lo abbiamo già visto, la storia ha dimostrato che ciò si verifica ogni volta. Quindi dobbiamo trovare una soluzione”.

BRAWN: “IL BADGET CAP LIMITERÀ I COSTI”

l’ex direttore tecnico della Ferrai ha affrontato anche il tema del badget cap, che verrà introdotto nel 2021 e che limiterà le spese dei team. Infatti, le scuderie dovranno rispettare il tetto massimo imposto di 175 milioni di dollari all’anno.

A tal proposito ha ricordato: “Il nuovo badget cap metterà un limite a quello che i team possono spendere. Ma i nuovi team non saranno in grado di aggirarlo, spendendo cifre enormi prima di entrare. – ha infatti spiegato – Per il modo in cui funziona il tetto, nel periodo precedente all’ingresso nella competizione, si ha comunque un controllo su quello che si può spendere. Quindi, mentre al momento i 175 milioni di dollari sono spesi in operazioni, potranno essere spesi in cose diverse per chi entrerà in Formula 1”.

“Per entrare in Formula 1 è necessario un sostanziale investimento. Ma l’anno o due che precedono l’ingresso effettivo, una volta completata la registrazione, vengono anche controllati i costi. C’è un limite alla spese che si possono fare. – ha aggiunto – Si tratta di un investimento significativo, non c’è dubbio. Ma se riuscissimo a rendere più sensati i redimenti, allora penso che sarebbe più giustificabile”, ha così concluso Brawn.