Bottas: “Vorrei una trattativa più semplice e meno mediatica”

bottas mercedes 2020

Credits: www.formula1.com

Definito più volte come il secondo pilota ideale, Valtteri Bottas intende far ricredere i suoi detrattori, convincendo al contempo la sua scuderia al rinnovo

Arrivato in Mercedes nel 2017 per sostituire l’allora campione in carica Nico Rosberg, Valtteri Bottas finora è stato il compagno di squadra ideale per Lewis Hamilton, più volte favorito dal suo team e mai messo sotto pressione dal finlandese. In scadenza di contratto alla fine della passata stagione, il numero 77 si è guadagnato il rinnovo a suon di buone prestazioni, ma solo dopo tanti rumor e una lunga e complessa trattativa.

Bottas è riuscito a strappare alla Mercedes solamente un altro anno di contratto, fino alla fine del 2020, per cui il suo futuro resta ancora incerto, esattamente come l’anno scorso. L’impatto mediatico generato dai negoziati nel 2019, è stato quasi schiacciante per il trentenne, che quindi si augura che questa volta la situazione sia diversa. “Il team e io abbiamo imparato come comunicare e come gestire i negoziati. Può essere fatto facilmente, senza la necessità di così tanti titoli (apparsi sui giornali N.d.R.)”, ha dichiarato al sito ufficiale della Formula 1.

“Ci sono troppi discorsi inutili fuori dalla squadra, tutto dovrebbe restare all’interno per rendere le cose più facili. Abbiamo anche imparato quando prendere le decisioni. Se finisci per trascinare i negoziati fino ad agosto o settembre, tutto si accumula e diventa una distrazione. In quel periodo, tutti i ruomor aumentano”.

UN GIOCO DI STRATEGIE ANCHE FUORI DAI CIRCUITI

Infine, Bottas ha sottolineato il fatto che un contratto a lungo termine darebbe stabilità sia a lui che alla squadra. Questo, però, secondo l’opinione del finlandese, nell’attuale Formula 1, è diventato quasi impensabile. Sarebbe di grande aiuto avere un contratto più lungo. Non è un segreto che il mio finisca alla fine di questa stagione. Se la squadra è contenta di te, e se tu sei felice di essere lì, allora sai cosa accadrà in futuro e potrai concentrarti solo sul lavoro. Non è necessario che il team ti nasconda qualcosa”.

“E’ sempre positivo quando un contratto è a lungo termine, o almeno è così che io la penso. Queste sono cose che non sempre accadono in F1. E’ uno sport politico, ci sono tanti piloti che vogliono il tuo posto e molte squadre che vogliono tenere i negoziati aperti per diversi motivi. Funziona così”.