Berger: “La F1 ha bisogno di una ristrutturazione”
La F1 ha bisogno di più azione e di vetture che permettano ai piloti di decidere le sorti della corsa e non agli ingegneri, questo è quanto affermato da Berger.
Le parole sono arrivate dopo il meeting di venerdì scorso a Londra, tra i capi tecnici e la FIA, dove si è discusso del concetto futuro delle vetture di F1.
L’ex pilota Ferrari, Gerard Berger, ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni a riguardo, sostenendo che i team dovrebbero preoccuparsi di rendere le gare più entusiasmanti invece di focalizzarsi solo sulle modifiche aerodinamiche.
“I fans vogliono vedere più battaglie in pista, più azione” ha esordito l’austriaco parlando ai giornalisti di una rivista salisburghese.
“Ai miei tempi le vetture erano come delle schegge impazzite– ha continuato- avevamo a disposizione 1000 cavalli e poco supporto dal muretto. Adesso, dopo la prima curva sappiamo chi vincerà la gara”.
“Bisogna tornare al momento in cui il pilota era la vera e la sola chiave del successo in pista, al momento solo quattro o cinque piloti ne sono in grado.”
Molti affermano che i progressi odierni dei maggiori team siano frutto del passato, tuttavia, Berger crede fermamente che ci sono molte differenze nella F1 attuale.
“Ovviamente avevamo team dominanti in passato, ma è anche vero che si vedevamo molti più ritiri. Oggi le vetture completano tutte un GP e non c’è più sorpresa– ha spiegato Berger- Se guardiamo al passato niente era certo fino all’ultimo giro, inoltre i piloti erano puniti più severamente.”
“Oggi tutta la suspense si esaurisce dopo la prima curva, poi con i circuiti moderni se hai un po’ di fortuna non perdi neanche la tua posizione.” ha terminato l’ex pilota austriaco.