Bandiera a scacchi torna in Formula 1: addio pannello

Bandiera a scacchi Formula 1

Credits: Colombo Images

Lo stendardo più famoso al mondo ritorna a sventolare sui circuiti del circus dichiarando la fine di ogni gara, si torna al passato.

La bandiera a scacchi torna a sventolare. Così la FIA ha deciso di fare un passo indietro rispetto ad un banale pannello luminoso di cui proprio non se ne sentiva la necessità. Non sono bastati i precedenti errori, quelli commessi nel Gran Premio del Canada 2018 e nel Gran Premio del Giappone 2019 che, a causa di un errore nel sistema, ha fatto sì che il pannello dichiarasse conclusa la gara con un giro in anticipo, nonostante tutti abbiano corso fino alla conclusione – quella reale – della gara.

Questo errore, umano o di sistema, ha sconvolto l‘ordine di arrivo della gara, regalando a Sergio Perez il nono posto dopo la collisione con Pierre Gasly. Così facendo, a pagarne le conseguenze, è stato Nico Hulkenberg che retrocede al decimo posto e Lance Stroll fuori dai punti. A fine gara il direttore di gara Micheal Masi spiega così: “E’ uno di quegli eventi che non sono mai accaduti prima con il tabellone a scacchi, e dobbiamo solo indagare sul perché.”  Quel che conta davvero è che il fine gara torna ad esser dichiarato da una bandiera, come da tradizione nel Motorsport. Già in Canada ci furono molti problemi legati ad una conclusione anticipata.

La scelta di testare i pannelli deriva proprio dal 2018 quando, la confusione tra un ufficiale e un ospite di celebrità Winnie Harlow, sventolò con un giro di anticipo la bandiera. “Sappiamo tutti che questo significa che siamo al 69esimo giro, ma un osservatore più disinvolto può anche pensare che in realtà si tratti dell’ultimo giro” – dichiarò Charlie Whiting nel post Gran Premio. In quel caso però era molto chiaro e tutti i team comunicarono ai piloti di proseguire. In questo caso però fu un errore umano.

SOLO UNA VERA BANDIERA DEVE CHIUDERE LA GARA DI FORMULA 1, NON UN TABELLONE

Durante il meeting tenutosi mercoledì, la FIA ha deciso per il ripristino della bandiera a scacchi come segnale definitivo di fine gara. Il regolamento per il 2020 ridarà la luce ad un’icona del motor sport abbandonando il pannello luminoso di cui non se ne sentiva la necessità. E’ bene ricordare che l’articolo 43 del Regolamento Sportivo, nella formulazione prevista per il 2019, prevedeva che fossero i pannelli luminosi in pista a “dare bandiera”, in modo del tutto virtuale ma valevole a fini di regolamento nel segnalare la conclusione del Gran Premio.

La bandiera a scacchi ha da sempre continuato a sventolare sotto il traguardo come una tradizione irrinunciabile. Il tedesco della Ferrari ha contestato più volte questa scelta – così come i trofei – dichiarando che nessuna tabella potrà sostituire la bandiera a scacchi che dichiara la fine di una gara. L’icona del passato batte la tecnologia moderna sotto molti aspetti. Un ritorno al passato necessario per questa Formula 1 moderna sempre esigente con i team ma poco attenta al progredire verso la strada giusta.

Ranucci Andrea