“Avviciniamo la Formula 1 ai tifosi”. Il falso mito dell’era moderna

Tifosi Formula 1 Monza

Credit: formula1.com

La Formula 1 ha tradito i propri fans? Forse. Chi pensava che con l’ingresso di Liberty Media, il Circus sarebbe diventato più accessibile ai tifosi ha toppato di brutto

La Formula 1, nel corso degli ultimi sette/otto anni ha continuato ad allontanarsi dal suo pubblico, blindandosi e trincerandosi, all’interno di un mondo dorato e inaccessibile.
La presenza di team e piloti sui social network, pensata inizialmente accolta con furore dagli appassionati, non può fungere da specchio per le allodole: è vero, attraverso questo ormai consolidato mezzo di comunicazione, i fans possono sentire più vicino la propria scuderia o asso del volante. Però c’è anche il rovescio della medaglia.
Non possiamo nasconderlo: a un tifoso non possiamo offrire solo un dietro le quinte, un sondaggio, foto, video o un concorso.

Test di Barcellona di Formula 1 classificati come shakedown

I test invernali del 2022 si svolgeranno tra Barcellona e il Bahrain. Ma quelli che si terranno alle spalle della capitale catalana, hanno perso la denominazione di test ufficiali. L’annuncio è della settimana scorsa. Ed era nell’aria.
Dal 23 al 25 febbraio, praticamente i piloti della griglia di partenza scenderanno in pista per prendere parte a questa tre giorni di lavoro outdoor (ho difficoltà perfino a trovare un termine per definirli), una non sessione di prove che viene classificato come uno shakedown.

Una scelta scellerata che ha visto il “Grande Circo” soccombere al potere delle autorità bahreinite, voltare le spalle all’Europa, culla della Formula 1 e continente che ha reso grande questo sport che amiamo così tanto in Occidente. Questa situazione, sinceramente, fa ridere.
Stando a fonti ufficiali, Liberty Media è arrivata al punto di prendere questa decisione per aumentare la suspense attorno alle nuove monoposto, così diverse dalle 2021. Eppure, se si scava un po’ più a fondo, la causa di tale scelta è ben altra. Ed è economica.

Il Bahrain ha voluto l’esclusiva mondiale

La stagione 2022 di Formula 1 inizierà ufficialmente a Sakhir perché, come hanno reso noto i colleghi di Motorsport, proprio nei giorni scorsi, il Bahrain avrebbe chiesto a Liberty Media di avere anche una specie di prima mondiale della stagione. Un’esclusiva per dirla in poche parole. Inizialmente è stato chiesto ai team di utilizzare in occasione dei test in Spagna delle “delle livree provvisorie“, per assecondare le richieste provenienti da Sakhir. Una petizione che le scuderie hanno rifiutato e che ha portato Liberty Media a prendere la decisione di limitare al massimo la visibilità dei test spagnoli. Secondo questo ragionamento la tre giorni di Barcellona sarà avvolta da un’aura di mistero che si leverà solo in occasione delle prove in Bahrain.

Ma non ci si limiterà solo a questo: oltre a non esserci copertura televisiva, gli appassionati non potranno accedere al circuito, non sarà possibile nemmeno ricevere aggiornamenti in giornata visto che sarà impossibile consultare il live timing ufficiale. E, ovviamente, ci saranno limitazioni anche per i media tv.
In occasione dei test di Sakhir, invece, oltre a disporre di copertura mediatica completa, tornerà attivo il live timing ufficiale e il pubblico potrà accedere alle tribune e guardare le Formula 1 di nuova generazione sfrecciare nel deserto.

Da Liberty Media belle parole e nulla più

Chi si ricorda quando Liberty Media, da fresca acquirente del Circus, si presentò dicendo: “vogliamo avvicinare la Formula 1 ai suoi tifosi“. Belle parole e nulla più. E chi si ricorda, quando Stefano Domenicali venne annunciato CEO di Formula One Group, che forse davvero sarebbe cambiato qualcosa? Speranze che tali sono rimaste. Perché la differenza di trattamento tra i test di Barcellona e quelli del Bahrain indicano solo una cosa: when money calls, Formula 1 responds.

Forse è brutto dirlo, ma così stanno le cose. Il “Grande Circo” si sta allontanando sempre di più dagli appassionati, da chi davvero ama questo sport, dal vecchio Continente che ha dato i natali alla categoria. E si sta vertiginosamente spostando verso quei Paesi che forse hanno il 50% dell’amore per la Formula 1 che noi, europei, invece abbiamo sempre nutrito. La nuova Formula 1 preferisce sempre di più il lusso e le opere architettoniche all’avanguardia rispetto alla storia e alla passione.
Una nuova Formula 1 è sempre più attenta alla spettacolarità e allo showbiz. Questa, forse, è la nuova Formula 1 e allo stesso tempo la Formula 1 alla quale ci dobbiamo abituare.