FuoriGiri Auto, approvata la maxi-tassa: gli devi dare subito 3.000€ in più sul prezzo di partenza | Nessuno compra più 6 Marzo 2025 Davide Martini Automobilista disperato - F1World.it - @ 0-100.it Il 2024 è stato un anno d’oro per l’automotive, ma adesso può cambiare tutto: un’auto da oggi può costare una fortuna. Si prega di aggiornare il libro dei luoghi comuni. A classici senza tempo come “Non esistono più le mezze stagioni” o “ll tempo vola” ne va infatti aggiunto un altro che riguarda l’automotive.“Il settore automobilistico è in crisi irreversibile, ormai non si vendono più auto”. Lo si sente dire ciclicamente. Peccato che i dati, non solo in Italia, dicano tutt’altro.Con poche eccezioni, riguardanti le case che continuano a puntare su diesel e benzina, anche il 2024 è stato in Europa un anno più che positivo sul fronte immatricolazioni. Certo, per acquistare un’auto nuova di risparmi bisogna averne e neppure pochi, ma di vetture se ne vendono ancora eccome. Per restare in tema di luoghi comuni, però, del domani non v’è certezza.Arrivano i dazi Usa, stimato l’impatto-shock della tassa “nascosta”Già, perché che il 2025 sarebbe potuto essere un anno all’insegna di una contrazione era già “scritto” fin da quando Donald Trump è stato rieletto presidente degli Usa. Cosa c’entra il tycoon? Il riferimento è ovviamente all’istituzione dei dazi sul settore automotive, entrati in vigore da inizio marzo. Nulla di troppo nuovo, se è vero che la UE li ha imposti dal 2024, ma ci sono dazi e dazi. Se Bruxelles li ha fissati sulle importazioni di auto elettriche cinesi, la scure imposta dagli Usa nei confronti di Canada, Messico e della stessa Cina rischia di avere conseguenze nefaste per l’intero settore automotive, con conseguenze dirette anche sulle vendite in Italia. Dazi Usa rincari auto – F1World.it – @ 0-100.itDalle riparazioni alla componentistica: i prezzi delle auto stanno per andare alle stelleGià oggi, come fatto notare da Federcarrozzieri, per comprare un auto nuova in Italia servono non meno di 30.000 euro. Ebbene, l’impatto delle nuove tariffe sulle merci decise dal governo americano è destinato può arrivare a far aumentare i prezzi dei listini di un 10%, quindi in media dai 2500 ai 3000 euro.La spiegazione è legata all’elevato numero dei marchi che producono automobili in Canada e soprattutto Messico, dove ogni anno vengono prodotte 3,5 milioni di vetture. A cascata i rincari andranno a toccare anche riparazione e manutenzione ordinaria oltre alla filiera della componentistica, dal momento che i dazi verranno applicati anche su componenti come airbag, cinture di sicurezza, pneumatici, sedili, freni e componenti per motori elettrici. Continue ReadingPrevious Stellantis richiamo URGENTE, le sue auto prendono fuoco: il primo sintomo è che si spengono poi il dramma | Terrore in stradaNext “Alt! Lei ha mangiato il dolce”, 3.000€ di multa se hai assaggiato la torta ad una festa: nuova regola cattivissima