Aston Martin, De la Rosa: “Alonso è il futuro”
Fernando Alonso è il nuovo acquisto di Aston Martin. Pedro De la Rosa, ambasciatore della scuderia inglese, ha dichiarato che l’arrivo dell’iberico è un bene per entrambe le parti. Una piccola parentesi è dedicata infine al campionato vinto da Verstappen
Il nuovo ambasciatore di Aston Martin Pedro De la Rosa si è lasciato andare ad una lunga intervista con As, in particolare modo in merito al connazionale Fernando Alonso. Il pilota delle Asturie dal prossimo anno correrà per la squadra di Lawrence Stroll prendendo il posto del fresco di ritiro Sebastian Vettel. Con il classe ’81 che ha avuto già modo di prendere le misure con il team e la monoposto grazie ai test post season di Abu Dhabi di martedì.
“Bisogna sempre scommettere sulla migliore opzione disponibile, ed al momento, senza dubbio, è l’Aston Martin. Ma non per le prestazione attuali. Quello che vede Fernando e quello che vediamo noi all’interno del team sono le aspirazioni, i cambiamenti, gli strumenti, la nuova galleria del vento, il nuovo simulatore e la nuova fabbrica. C’è molto in cui sperare e questo è il nostro biglietto da visita. Ragion per la quale Fernando è qui. È il futuro. Però non sappiamo quanto tempo di vorrà per scorgerne i frutti. Non è come una squadra di calcio dove comprando quattro stelle le cose cambiano”.
“[È speciale] per tutto quello in cui sta investendo la scuderia, cosa che farei se fossi il team principal. Soprattutto in merito al capitale umano, fondamentale in Formula 1. (…) Poi c’è anche quello che la gente non vede. Come le sensazioni nel parlare con i componenti, che a volte sono quelle cose che ti fanno prendere le decisioni. (…) Personalmente, le sensazioni sono ciò che mi dà più fiducia“.
“Guardo sempre una squadra a partire dai suoi piloti. Perché credo che i capi prenderanno le medesime scelte, corrette o no che siano, nella selezione del personale. Quando vedo qualcuno che si butta al collo di Fernando quando esiste la possibilità che possa essere libero… Penso che se normalmente si prendono le decisioni giuste, lo stesso avverrà per gli ingegneri, meccanici o per gli acquisti”, così il catalano.
“Lo stesso si può dire per l’atteggiamento aggressivo. All’annuncio del ritiro di Vettel, Aston Martin ha contattato Fernando. Non era previsto, ma dovevano cercare il miglior pilota sul mercato e la firma è stata fatta in poche ore. Dov’è il talento? Andiamo dallo spangnolo. Ecco perché sono molto fiducioso; e non credo di essere un ottimista di natura, sono un uomo abbastanza obiettivo. Non so quanto potremmo migliorare, e se questo sarà sufficiente per lui. Sul fatto che Aston Martin vincerà non ho dubbi, ma non so quando. In tempo per il ritiro di Fernando?”
“È allucinante. Ha 41 anni, tuttavia per quanto potrà continuare? Io non faccio altro che dire che questo non è calcio né tennis, la questione dell’età di Fernando è stata riportata alla ribalta perché Alpine gli voleva proporre un solo altro anno di contratto. Ma non facciamo confusione, che Alpine abbia sbagliato non significa che lui sia migliore o peggiore nel suo rendimento. I suoi risultati in pista sono incredibili. Mi chiedono dei riflessi, della vista ma la verità è che le sue partenze sono ancora più veloci. L’età lo condiziona? Non ancora. Quanto lo influenzerà? Non lo so, al momento è come un toro”.
Sul 2022 invece…
Cambiando discorso, chissà come avrà visto il mondiale appena conclusosi? “Bene, in considerazione del dominio a cui si è assistito. Quando un pilota vince il mondiale con quindici trionfi sulle spalle e tanti punti di distacco ti aspetti qualcosa di molto più noioso. Abbiamo visto stagioni dominate della Mercedes dove han vinto meno gare, che però sono state più soporifere. Questa volta invece è stato divertente perché Verstappen ce l’ha messa tutta, ha lottato, e senza fare la pole ogni sabato. Mi ha impressionato molto. Se avessimo avuto una Ferrari ugualmente forte nella seconda metà del campionato come nella prima, tutto sarebbe stato più bello ma con lo stesso esito. Verstappen è stato imprendibile”.