Asse Red Bull-Formula 1: McLaren preoccupata
La collaborazione tra Red Bull e la Formula 1 preoccupa il CEO della McLaren, in vista dei prossimi cambiamenti che si avranno all’interno della categoria.
Il gap tra la scuderia di Milton Keynes e gli altri team , non è più una sorpresa ormai. La scuderia governata dal team principal Christian Horner, si è guadagnata la sua fama duramente. Studi, sviluppi e un innumerevole serie di esperimenti sono stati condotti per avere come prodotto una vettura performante come la vediamo oggi. Tuttavia questo potrebbe aver infastidito i rivali della McLaren, che oggi si mostrano preoccupati in merito alla collaborazione tra la Red Bull e la Formula 1.
O meglio, per spiegare l’accaduto è necessario fare un passo indietro. Che un top team come la Red Bull collabori con l’organizzazione della Formula 1 per apportare delle migliorie, non costituisce nulla di preoccupante. A preoccupare il CEO della McLaren è la situazione in cui la Red Bull collabori con l’organizzazione per avere alcuni vantaggi sportivi sul regolamento. Piccole differenze strategiche, che nel corso dell’anno potrebbero andare a pesare su un intero campionato piloti. A seguito di questo, Zak Brown si apre così: “Non avevamo un budget cap 15 anni fa, e allora abbiamo iniziato a vendere i riduttori a Force India.”
“Ma era così diverso prima. Il gap con le altre squadre era così grande che abbiamo pensato di iniziare ad aiutare gli altri team. Adesso tutti guardano con attenzione al budget cap, e le infrastrutture dell’organizzazione sono molto diverse. La galleria del vento della Red Bull era notevolmente più avanzata rispetto alla nostra. Chiaramente tutte le migliorie andranno a gravare anche su Alpha Tauri. Normalmente non sarebbe giusto, e dovresti iniziare a vendere uno dei due team. Ma alla fine siamo qui, e giochiamo tutti sotto le stesse regole, quindi che vinca il migliore.”