Formula 1 | Daniel Ricciardo: “Giusto sanzionare Vettel per la manovra in Messico”
Con Daniel Ricciardo in conferenza stampa a fianco di Sebastian Vettel era inevitabile tornare sulla manovra incriminata del 70esimo giro del GP del Messico, quella che ha visto il tedesco chiudere la traiettoria dell’australiano, impedendogli di portare a termine il sorpasso. Una manovra che aveva generato il malumore del pilota Red Bull, visibilmente infastidito per avere subito il famoso “moving under braking” del rivale tedesco. Nella conferenza stampa di Interlagos, Charlie Whiting ha sottolineato l’anormalità e pericolosità della mossa di Sebastian, fattori che hanno condotto alla penalità di 10″ ai danni del pilota Ferrari.
Dopo la spiegazione di Whiting, Daniel Ricciardo ha ribadito il suo punto di vista, approvando chiaramente la decisione maturata dal collegio dei commissari: “È chiaro che dall’esterno è difficile capire e che per i tifosi non è bello vedere l’esito di un Gran Premio cambiare qualche ora dopo la conclusione, ma è andata così. Il problema riguarda la fase di frenata, che costituisce un aspetto delicato della guida. Quando freni il più tardi possibile per superare vuol dire che stai sottoponendo la macchina al limite e magari finisci pure per bloccare le ruote. Ecco, in quel momento il controllo della vettura è ridottissimo, perché non puoi sterzare e andare dove vuoi, ma devi solo concludere la frenata nel minor tempo possibile. Qualsiasi manovra fatta in quel frangente può generare solo caos. Non è come nei rettilinei: lì se il tuo rivale si sposta lo puoi fare anche tu, perché sei a gas pieno e cambiare traiettoria è facilissimo. Ma in frenata non lo puoi fare”.
“Io amo battagliare in maniera feroce – ha continuato Daniel Ricciardo – ma questi cambi di traiettoria fatti durante la frenata non mi piacciono per niente. Appoggio in pieno la regola che li vieta e vorrei che non si ripetessero in futuro”. Diversa, manco a dirlo, la prospettiva di Sebastian Vettel, per il quale Ricciardo è arrivato a ruote bloccate alla curva 4 perché era finito sul lato sporco e non perché il tedesco lo stesse chiudendo con troppa aggressività.
Battagliare in modo duro, ma con rispetto: è questo l’approccio del pilota australiano, che correrà così anche nel caso dovesse fronteggiare i due piloti Mercedes in piena lotta per il titolo. “Non credo proprio che avrò timori reverenziali nell’attaccare Lewis o Nico perché si giocano il titolo – ha dichiarato Ricciardo –. Il mio approccio non cambia. Sono aggressivo alla prima gara a Melbourne, quando inizia il campionato, e lo rimarrò fino all’ultima, senza fare distinzioni tra i miei avversari. Non è giusto stare fuori dalla lotta solo perché loro due si giocano il campionato: se vedo un varco per sorpassare, è chiaro che mi infilo. Il futuro campione del mondo deve fare i conti anche con questo”.