5 dilemmi da sciogliere con i test pre-stagionali

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Credits: Ferrari Press Area

Giovedì 23 prenderanno il via i test pre-stagionali in quel di Sakhir, e tanti sono i dubbi che gli appassionati si portano dietro. Tante novità, tanti team rinnovati, e nuove monoposto molto interessanti che rimescolano le carte in tavola ed i valori delle squadra. Cerchiamo di capire cosa questi test ci possono rivelare…

Ci siamo. Ci hanno fatto scoprire piano piano il volto delle nuove 20 monoposto che si contenderanno il titolo per il campionato 2023, ma anziché placare la sete di Formula 1 degli appassionati, questa non ha fatto che aumentare. La curiosità nel vederle in pista è tantissima, e forse mai come quest’anno, molto più della scorsa stagione dove le vetture ad effetto suolo hanno debuttato, le carte in regola sono incerte. Che attesa per questi test!

Se la scorsa stagione per molti è stato un rebus, dovuta all’interpretazione del nuovo regolamento, questo 2023 si presenta come molto piccante. Squadre che anno scorso hanno faticato, si sono reinventate e rivoluzionate, prendendo spunto dai più forti, certo, ma le soluzioni studiate sembrano tutte molto interessanti.

Basti vedere Aston Martin, con una filosofia del tutto nuova. Alpine sulla scia della buona stagione scorsa pare essere migliorata, anche se molte cose parrebbe averle omesse. Così come Red Bull, campioni in carica. Si riconfermeranno? E Mercedes? Davvero sbaglierà due monoposto di fila? Ci possiamo aspettare il salto di qualità in casa Ferrari?

Di dubbi da sciogliere ne abbiamo davvero tanti, e questi elencati sono solo alcuni dei più chiacchierati nel paddock e sui social dai tifosi di tutto il mondo. E con l’attività in pista che sta per riprendere a pieno organico, ci aspettiamo di trovare risposte a queste domande

Cosa aspettarsi dai Big Three?

E allora proviamoci. Proviamo a dare risposte a queste domande, che affliggono un po’ tutti diciamocelo. Sono domande ricorrenti, canoniche prima di un qualsiasi inizio di stagione. Ma forse quest’anno più che mai è difficile dare una risposta, perché le carte in tavola potrebbero essere stravolte in un batter di ciglia. O, forse, per meglio dire, in qualche giro di test…

Sappiamo come anche per il lancio delle nuove vetture, squadre diverse hanno diverse filosofie. Chi non ha paura di sbilanciarsi, e presentarsi con eventi ben più credibili e veritieri – come Ferrari ed Aston Martin – e chi invece addirittura decide di mostrare soltanto la livrea, magari appositamente fatta sulla vettura dello scorso anno – come può aver fatto Red Bull, Haas o Alpine, per certi versi.

Quello che è chiaro, è che al top troveremo, con ogni probabilità, ancora Mercedes, Ferrari e Red Bull. L’ordine finale, poi, è tutt’altro che chiaro. Ma il momento di nascondersi è finito per tutti. Finalmente in terra Araba potremo vedere come tutti i team si approcciano davvero alla nuova stagione. O forse no? Le squadre spingeranno e proveranno tutte le soluzioni pensate, oppure qualcuno si terrà qualcosa in serbo per il debutto ufficiale il 5 Marzo? Altri quesiti ai quali la pista darà una risposta.

Ci manca davvero poco per capire se finalmente, avremo o meno una lotta a tre punte là davanti, come tanti si aspettano e sperano…

Qualche team da media classifica emergerà?

Altra domanda più che lecita. Lo scorso anno alla fine è stata Alpine a prevalere e guadagnarsi il titolo di “primo degli altri“. Anche se pur molto lontano dai primi della classe. Quest’anno, secondo anno del nuovo regolamento, forti di molto sviluppo in pista e maggior comprensione delle regole, potremmo vedere qualche outsider importante?

Aston Martin ha stupito tutti con la loro nuova vettura – la AMR23. In casa Alpine sono convinti di aver ridotto il gap dai primi tre, in maniera importante. A Faenza, invece, la scuderia Alpha Tauri si dice molto soddisfatta dei miglioramenti apportati alla loro monoposto.

Insomma, grandi upgrade da parte di tutti. Ma ci sarà davvero qualcuno in grado di dare fastidio ai piani alti? Gli investimenti fatti dalla scuderia capitanata da papà Stroll, sono stati importanti. A partire dalla volontà di puntare su Alonso. Grandissimo campione con ancora voglia di vincere. E se c’è tanta fiducia per la scuderia dal color verde perlato, è anche per le parole dello stesso Fernando, anch’esso convinto e fiducioso del nuovo progetto, addirittura capace di poter essere chiamato vincente.

Cosa aspettarsi da McLaren in questi test?

Un team invece poco chiacchierato in questo inizio stagione, è stata la casa di Norris e Piastri: McLaren. La nuova coppia piloti, molto promettente, quest’anno si siederà a bordo di una vettura anch’essa rinnovata e migliorata sotto molti aspetti.

Se la stagione 2022 può essere considerata fallimentare, è chiaro che adesso tutti si aspettano molto di più. Quel quarto posto non deve essere più solo un obiettivo, ma deve concretizzarsi, e deve poter essere visto dagli inglesi come l’obiettivo minimo.

La MCL60 deve essere la monoposto del riscatto, o meglio dell’attacco, ma da quanto visto alla presentazione, è difficile poter confermare ciò. Sono girate diverse voi, per cui in casa McLaren, la vettura non è davvero dove si vorrebbe che fosse, in termini di sviluppo e velocità. Sarà quindi utile, sia per appassionati che per addetti ai lavori, capire davvero il valore della MCL60 durante i test pre-stagionali.

Ed il porpoising?

Di questo periodo, lo scorso anno, i team, con la prima prova reale su pista delle nuove monoposto ad effetto suolo, scoprirono questa grandissima problematica. Che tanto ha fatto impazzire tutti. Un anno dopo, in seguito anche delle direttive prese direttamente da FIA per ridurre il fenomeno, ci aspettiamo di non sentirne più parlare.

I famosi 15 mm che hanno alzato le vetture da terra per permettere di mettere fine al porpoising, sono stati utilizzati, durante l’inverno, per ridisegnare alcune componenti, con lo scopo di integrare al meglio questa direttiva. Ricordiamo che fu introdotta a metà stagione 2022. Il che, ovviamente, ha voluto dire un adattamento, non proprio perfetto, da parte dei team.

Sarà, dunque, davvero la fine del porpoising, o qualcuno ancora ne soffrirà?

Tanti nuovi volti quest’anno, Chi farà meglio?

Con diversi piloti veterani che hanno lasciato vacante il loro sedile, questo 2023 è un tocca sana per la nuova generazione di piloti. Sono tanti, infatti, i rookie che avranno la possibilità di mettersi in mostra e guidare per tutta un intera stagione una monoposto da Formula 1.

E se di qualcuno ne siamo già sicuri del talento, altri dovranno dimostrare sul campo di essere adatti ad un simile ruolo. Piastri, Sargeant, De Vries, tutti nuovi volti chiamati ad un salto di qualità. Sarà davvero curioso capire chi la spunterà, e chi si porterà a casa il titolo di rookie dell’anno. Sfida ben più aperta dell’anno scorso, dove necessariamente a vincerlo fu Zhou, unico rookie in griglia.