Wolff: “Abbiamo cambiato filosofia alla W13 in corso d’opera”

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Credits: Mercedes AMG Petronas Press Area

Toto Wolff alla vista della monoposto 2023 si reputa positivo, e si augura che il lavoro di sviluppo che vi è stato per la W13 nella seconda metà di stagione sia stato di aiuto per la futura vettura della casa anglo-tedesca. Vedremo Mercedes di nuovo al top?

Per come ci ha abituato a dominare negli ultimi anni, tutti ci aspettavamo una Mercedes ben diversa in questo 2022. Soprattutto guardando al recente passato, dove nel 2017 – nonostante l’importante cambiamento regolamentare – la casa tedesca ha continuato a vincere. Erano otto i titoli consecutivi vinti, una delle strisce più positive nella storia di questo sport. Ma l’effetto suolo ha cambiato le carte in regola per Wolff e compagni, regalandoci così una W13 poco performante rispetto alle aspettative.

Ma cosa è andato storto, dunque? Difficile dare una spiegazione così su due piedi, abbiamo visto come nell’arco della stagione le ragioni possono essere state diverse. La non corrispondenza dei dati della galleria del vento in pista, una su tutte. E pensare che nei test pre stagionali, la filosofia a pance piatte da loro portate pareva essere la soluzione definitiva, in grado di distruggere la concorrenza…

Come ha fatto Mercedes a risalire?

Se pareva così fallimentare il loro progetto a inizio anno, pertanto, come è riuscita la Scuderia di Lewis e compagni a risalire nella seconda metà di stagione ed arrivare perfino a lottare per vincere? Toto Wolff, su questo, ha le idee be chiare. “Non è stato un problema delle pance, da noi disegnate così piatte. La vettura del 2023 avrà un’anima diversa, il DNA sarà ciò che principalmente la diversificherà da quella di quest’anno

Il design sarà il medesimo, non lo cambieremo anche per questioni di regolamento. È tutta una questione di comprendere come distribuire il peso, i flussi aerodinamici… Da un punto di vista estetico, i cambi non sanno importanti. Anche durante il 2022, a metà stagione, abbiamo completamente cambiato il concetto della monoposto, per provare a cambiare qualcosa. Ma voi esteriormente non avete visto grossi aggiornamenti, eppure ha funzionato”. Che possa poi, in qualche modo, aver contribuito la direttiva DT39 alla risalita Mercedes è difficile da poter verificare. Certo è che qualche team l’ha digerita con più facilità, alti meno.

Questi sidepod penso siano solo una falsa pista, non ha senso dare a quest’idea la colpa di tutto. Anche perché come ho detto la vettura del prossimo anno sarà molto simile. L’ultima volta che l’ho vista in galleria del vento mi ha sorpreso tantissimo. Gli ingegneri e aerodinamici mi hanno assicurato che non sarà affatto come quella di questo 2022”.