Vettel: “Motori ibridi? Affascinanti, ma nessun vantaggio per i piloti”

Vettel

Fonte: Ferrari Press Area

Sebastian Vettel riconosce il fascino della nuova generazione di motori ibridi di Formula 1 come sorprendenti opere di ingegneria, che però non offrono un vero vantaggio per piloti ed appassionati

Il Gran Premio di Russia si è concluso per Vettel con un guasto alla MGU-K della sua Ferrari. Un guasto inaspettato che l’ha costretto al ritiro e ha fatto salire la delusione del tedesco alle stelle, infatti tramite un team radio ha affermato: “Riportare il  f ****o V12” , riferendosi alla generazione precedente di motori di Formula 1. Il pilota della Ferrari ha spiegato in seguito, che la sua espressione rifletteva semplicemente la sua frustrazione al momento del ritiro dalla gara e non un invito a tornare al passato. “In quel momento, ovviamente, ero molto deluso, perché stavo guidando molto bene“, ha dichiarato il quattro volte Campione del Mondo, che ha proseguito dicendo: “La prima reazione quando la vettura si guasta non è sempre la più felice”.

Ingegneria non sempre “spettacolare”

Vettel ha riconosciuto l’audace lavoro ingegneristico rappresentato dall’attuale generazione di motori V6 turbo-ibridi del Circus, ma non l’auspicato spettacolo che avrebbero dovuto garantire in pista ad addetti e appassionati. “Queste unità di potenza sono molto complesse dal punto di vista ingegneristico, molto affascinanti, ma ovviamente ho il mio punto di vista in merito. Non credo che ci sia un grande vantaggio per noi che corriamo e per il pubblico che guarda”, ha così concluso il ferrarista.

GP del Giappone: un nuovo approccio?

Il fallimento della MGU-K di Sebastian Vettel a Sochi potrebbe costringere la Ferrari ad aggiungere un terzo elemento al gruppo dei componenti, sulla monoposto del tedesco in Giappone, la prossima settimana. In tal caso il regolamento lo penalizzerebbe sulla griglia di Suzuka, ma il Team Principal della scuderia, Mattia Binotto, ha ipotizzato che Vettel potrebbe tornare alla sua prima MGU-K deviando così una retrocessione. Lo stesso varrebbe per l’elettronica di controllo dell’unità, perciò ha dichiarato: ”Vedremo, probabilmente abbiamo perso l’elettronica di potenza, ma ne abbiamo un’altra, quindi la useremo ancora”.