US fans: “Vogliamo più GP in America”
Oltre al gran premio di COTA, il calendario americano potrebbe espandersi grazie anche al grande supporto dei fans che chiedono più GP
Negli ultimi tempi il grande successo riscosso tra i fans potrebbe supportare più GP in America. Pare infatti che l’odi et amo che ha da sempre caratterizzato la relazione tra Formula 1 e Stati Uniti sia pendente più per la via romantica. Nel corso dei decenni sono cambiati circuiti, denominazioni, ere, ma il rombo dei motori delle monoposto di Formula 1 ha da sempre affascinato un’importante fetta di Paese che, dalla sua, può comunque vantare una cultura motoristica di tutto rispetto, si pensi alla IndyCar o alla Nascar.
La storia più recente ha visto l’abbandono del gran premio di Indianapolis dal calendario di Formula 1 nel 2007. Il circuito dichiara di non poter più ospitare l’appuntamento date le difficoltà economiche nell’affrontare le spese. In seguito Ecclestone annuncia un ritorno negli States che si concretizza con il gran premio di Austin ribattezzato COTA. Il moderno impianto ha vissuto il primo capitolo della sua storia nel 2012 con il trionfo di Lewis Hamilton in McLaren.
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— Circuit of The Americas (@COTA) August 10, 2022
Oggi tira una nuova aria: oltre al COTA, F1 ha aggiunto quest’anno il gran premio di Miami. Inoltre, a Novembre del 2023 inaugurerà il circuito di Las Vegas attorno all’iconica “Strip” in calendario fino al 2027. A Motorsport.com il presidente esecutivo del circuito delle Americhe Bobby Epstein ha dichiarato : “Il GP di COTA potrebbe superare i numeri dello scorso anno data l’elevata domanda per i biglietti. Dal canto nostro, ci impegneremo per regalare ai fans un’esperienza incredibile”. Infatti, si è fatta strada l’idea di aggiungere un’ulteriore tribuna per ospitare altri 6000 fans.
Nuovi gran premi per tutti
“La domanda negli Stati Uniti è incredibile e se non è tutto sold out, lo è quasi. Tutto questo ci permette di supportare tre gran premi, ma siamo pronti a ospitarne molti di più“, ha aggiunto Epstein. Ospitando più eventi, il presidente e i suoi intendono non escludere nessuno dalla domanda. Vogliono cioè fare in modo di rendere accessibili gli eventi anche ai fans di tutti i giorni e non solo al purista delle corse o ai grandi acquirenti. Se da una parte Miami o Las Vegas rappresentano eventi unici (Miami è la città più clue della Florida, mentre Las Vegas ci offrirà lo spettacolo di una gara in notturna), Austin rimane il circuito tradizionale che rafforza e mantiene viva l’identità automobilistica statunitense.
Bobby Epstein si mostra quindi molto fiducioso del crescente successo della Formula 1 in America. Il presidente ha persino firmato un nuovo contratto per ospitare i gran premi in territorio statunitense per i prossimi cinque anni. Pare quindi che la tanto tormentata storia d’amore tra Formula 1 e Stati Uniti stia attraversando una fase propositiva che, ci auguriamo, possa durare ancora a lungo.
Federica Incatasciato