Un’ingiustizia inaccettabile, scippo in piena regola: le distanze contano eccome | Ora hai tutto in mano per impugnare un bel ricorso

Autovelox

Autovelox, uno strumento super chiacchierato - ansa - f1world.it

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Autovelox, uno strumento super chiacchierato – ansa – f1world.it

Una multa inaccettabile poteva diventare uno scippo in piena regola. Ma ci sono tutte le condizioni per impugnare un bel ricorso.

Le norme sui chiacchieratissimi autovelox cambieranno. O meglio dovrebbero cambiare, condizionale d’obbligo perché l’altrettanto chiacchieratissimo nuovo Codice della Strada made in Matteo Salvini, sarebbe già dovuto essere vigente. E invece no.

O meglio, non ancora. Il disegno di legge era passato alla Camera in primavera, era stato lo stesso Salvini a preannunciare la sua trasformazione in norma prima di luglio. Vuoi per un motivo, vuoi per un altro (questione di burocrazia) a ottobre inoltrato e quasi finito non ha ottenuto ancora il placet al Senato.

O meglio, non ancora. Si diceva. Già, la commissione Ambiente del Senato ha dato l’ok per il nuovo testo, che diventerà legge: le ormai famigerate restrizioni per chi guida in stato di ebbrezza, l’introduzione dell’alcolock (un dispositivo che rileva il tasso alcolemico del guidatore) e tante novità entreranno in vigore sulle strade italiane.

In questo corposo aggiornamento cambierà tanto in termini di multe di autovelox: se un conducente riceve più di una multa nello stesso tratto di strada (stesso ente, in un lasso di tempo di un’ora) se ne dovrà pagare una sola, quella più grave, aumentata di un terzo.

Autovelox, quante contraddizioni

Quel che sarà, lo scopriremo solo vivendo. Quel che è certo è che finora l’Autovelox è stato un fenomeno contro chiacchierato, figlio di tante contraddizioni. Una tra queste è la distanza dal cartello col limite di velocità.

La Suprema Corte in tal senso ha accolto il ricorso di automobilista che aveva impugnato una multa avverso la sanzione per eccesso di velocità rispetto al limite vigente di 70 km/h, per violazione dell’art. 142 comma 9 C.d.s.

Autovelox giorno
Autovelox, nulla sarà come prima con il nuovo Codice della Strada in arrivo – ansa – f1world.it

Ricorso accolto, ecco perché

La tesi dell’automobilista, multato di 550 euro con 6 punti dalla patente di guida, ha trionfato in quanto ha fatto leva sulla distanza minima di un chilometro tra il segnale riproducente il limite di velocità vigente sul tratto di strada e l’apparecchiatura autovelox.

In quel caso è stato dimostrato che non c’era quella distanza. Eppure il ricorso di quell’automobilista era stato respinto in Primo Grado, non in appello. Quest’ultima ha stabilito che distanza e visibilità” dell’apparecchio rilevatore sono i “due requisiti” che “devono essere soddisfatti entrambi in modo autonomo e distinto affinché la rilevazione dell’infrazione dia legittima”: le distanze contano eccome, un’ingiustizia inaccettabile è stata evitata.