UFFICIALE: Rinnovo di 4 anni per il GP del Belgio
Rinnovo del Gran Premio del Belgio con un accordo pluriennale
Il futuro del Gran Premio del Belgio è assicurato per i prossimi anni. In una mossa decisiva, la Formula 1 ha annunciato oggi l’estensione pluriennale del contratto con il Circuit de Spa-Francorchamps. Il circuito, sede della celebre gara, attira ogni anno migliaia di appassionati di Motorsport. Il rinnovo, che rappresenta una solida conferma della lunga storia e tradizione del Gran Premio del Belgio, garantirà la continuazione dell’evento in uno dei tracciati più amati dai tifosi.
Il Circuit de Spa-Francorchamps, presente sul calendario del Circus dal 1950, è noto per la sua combinazione di sezioni ad alta velocità, curve impegnative e la famigerata “Eau Rouge”, uno dei tratti più celebri della Formula 1. Nonostante le sfide legate alla sostenibilità e alle costanti modifiche, questo circuito rimane uno dei preferiti dei tifosi e dei lavoratori. Il contratto firmato dal circuito non prevede una presenza continuata. Salteranno difatti le edizioni del 2028 e 2030 per permettere l’alternanza con altri GP, uno dei quali potrebbe essere quello di Emilia Romagna.
Un circuito leggendario, che continuerà ad emozionare
Stefano Domenicali, presidente e CEO della Formula 1, ha espresso grande soddisfazione per l’accordo, sottolineando che il Gran Premio del Belgio è una delle gare più spettacolari ed emozionanti della stagione. “La bellezza del circuito, l’atmosfera unica e la passione dei tifosi sono una parte fondamentale dell’identità del nostro sport. Siamo entusiasti di continuare questa partnership con un evento che ha una storia così ricca e un futuro promettente”, ha dichiarato Domenicali.
Anche il direttore del Circuit de Spa-Francorchamps, Nathalie Maillet, ha celebrato l’estensione dell’accordo, definendola una “grande vittoria per il Motorsport“. Con questo nuovo contratto, la classe regina dei motori consolida la sua presenza in Belgio, confermando il Gran Premio come uno degli eventi cardine del calendario internazionale.
Di Lucrezia Marano