Track limits, FIA introduce l’intelligenza artificiale

In aiuto alla FIA, e alla direzione gara in merito ai track limits, in Formula 1 arriva l’intelligenza artificiale con la Computer Vision

I tanti episodi, spesso contrastanti legati ai track limits, avvenute anche in questa stagione di Formula 1, hanno spinto la FIA a trovare una soluzione per migliorare questo aspetto, ovvero l’intelligenza artificiale. Nel tentativo di migliorare soprattutto la velocità di elaborazione dei controlli, sarà introdotto la Computer Vision, un programma che utilizza l’analisi delle forme.

L’idea è quella di utilizzare questo programma, per giudicare i pixel di un video per valutare meglio se le vetture hanno violato i track limits. La Federazione ritiene che la tecnologia consentirà di essere molto più efficace nel ridurre il numero di incidenti che richiedono un controllo finale da parte di un umano.

L’uso dell’Intelligenza Artificiale potrebbe ridurre gli incidenti legati ai track limits, da essere processati dal Centro Operativo Remoto della FIA (ROC), che dovrebbe dare risultati nel minor tempo possibile, da quando viene segnalata la violazione, fino alla decisione in merito.

Malyon: “Molti parallelismi con la medicina”

Tim Malyon, direttore del ROC, ha dichiarato che l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale è stato pensato più sull’uso del sistema per scartare quegli incidenti, che non avevano bisogno di essere giudicati da un umano: “Dobbiamo fare migliaia di controlli, come facciamo?”

“Bene, abbiamo messo in campo delle persone, perché questa è la soluzione più accurata. Quello che stiamo cercando di fare ora è introdurre un livello attorno al ROC, ed è il software IA,” ha spiegato Malyon.

“Anche in questo caso, può sembrare strano. Ma la metodologia con questa IA, ha molti parallelismi con le discussioni, attualmente in corso in medicina. L’uso della Visione Artificiale, per esempio per analizzare i dati dello screening oncologico”.

“La conclusione è che loro non vogliono utilizzare la Visione Artificiale per diagnosticare tumori. Piuttosto, vogliono usarla per scartare l’80% dei casi in cui è chiaro che non c’è il tumore, al fine di fornire alle persone ben addestrate più tempo per esaminare il 20%. E questo è l’obiettivo che vogliamo,” ha spiegato Malyon.

Al via l’esperimento al GP Abu Dhabi

L’ambizione della FIA, come spiegato da Malyon è quella di ridurre le attuali 800 segnalazioni che possono essere anticipate da un Gran Premio a 50, rendendo più facile il procedimento di elaborazione da parte dello staff.

Come parte di questi sforzi per introdurre i nuovi sistemi, FIA sta sperimentando l’utilizzo del Computer Vision già ad Abu Dhabi, in programma questo weekend, insieme ai nuovi sistemi finalizzati per migliorare la precisione di individuare la vettura.

Migliorare la localizzazione di una vettura

Chris Bentley, responsabile della strategia dei sistemi informativi per le monoposto, ha dichiarato che la FIA ha introdotto un sistema chiamato Catapult, che utilizza dei ricevitori per fornire una localizzazione precisa.

“Ci sono degli esempi nella NFL in cui si riesce a identificare ogni giocatore in campo, anche se si trova in una grande mischia,” ha dichiarato Bentley.

“Possiamo utilizzare questa tecnologia anche per le riprese in diretta. Sarà la stessa cosa del nuovo strumento e potremo disegnare le linee di interesse. E poi l’intelligenza artificiale imparerà man mano,” ha così aggiunto in conclusione.

Malyon è tornato a parlare, e aggiungere: “Quello che stiamo cercando di fare per il futuro è migliorare tutte queste tecnologie e implementarne di nuove“.

“Il posizionamento delle vetture continua a essere sviluppato per migliorare la precisione. Stiamo anche pianificando di raddoppiare le dimensioni del ROC in termini di numero di persone, passando da quattro a otto il prossimo anno, e raddoppieremo la larghezza della banda di connessione tra la pista e Ginevra per facilitare il lavoro a distanza di più persone”.

Bene la tecnologia, ma occhio…

Tim Malyon ha quindi spiegato che uno degli insegnamenti chiave dei problemi legati ai track limit è emerso in Austria in questa stagione. Quell’occasione si rivelata la migliore risorsa per controllare le violazioni, non attraverso l’uso della tecnologia per avvisare la FIA delle violazioni.

È stato invece l’occhio umano, che si è rivelato molto efficace rispetto ai dati forniti dai sistemi di rilevamento delle vetture o dall’analisi dei loop di cronometraggio.

“Siamo arrivati alla conclusione che i loop non erano sufficientemente accurati, e che la soluzione più accurata era quella di avere un analista di dati, che guardasse il video stesso.”

“In effetti, questo è un elemento interessante della storia, in quanto attualmente, attraverso il posizionamento del loop, il posizionamento del GPS e così via, è ancora una volta l’uomo a vincere,” ha detto Malyon.

Gli fa eco Bentley, che ha aggiunto: “Ora abbiamo disattivato i loop in ogni circuito, a meno che non sia una chicane, in quanto ci intralciano in ciò che stiamo cercando di ottenere. E alla fine la regola generale è che se è troppo vicino per decidere, poi il beneficio del dubbio va al pilota“.