Tombazis alla Gazzetta: “Faremo rispettare il budget cap”

Tombazis budget cap

Credits: Pirelli Press Area

La lunga intervista di Nikolas Tombazis ai microfoni della Gazzetta dello Sport

Una lunga carriera di Formula 1 tra Benetton, Ferrari, Manor e McLaren. Tra le menti che più hanno contribuito a creare il dominio di Schumacher in Rosso all’inizio del nuovo millennio. Questi i trascorsi di Nikolas Tombazis, ingegnere greco che dal 2018 occupa la carica di responsabile tecnico per l’area monoposto della FIA. Possiamo definirlo, a tutti gli effetti, come il “padre” dei nuovi regolamenti che hanno preso piede a partire da questo 2022. Chi meglio di lui, dunque, per tracciare un primo bilancio dopo le prime due gare?

“Dare un giudizio completo dopo soltanto due gare è complicato, ma i segnali sono promettenti. Avevamo due obiettivi: dare la possibilità alle vetture di stare più vicine e i piloti effettivamente riportano che è più facile seguire di chi li precede. L’altro era di ridurre il divario tra i primi e gli ultimi della griglia, cosa che effettivamente è avvenuta. Abbiamo una griglia più equilibrata rispetto al passato e la cosa mi rende felice, anche perchè personalmente mi aspettavo una forchetta più larga”.

Tombazis si è poi dilungato sulla sua esperienza in Ferrari, nel quale ha trascorso 14 stagioni del suo lungo percorso in Formula 1. Una Rossa che, proprio quest’anno, è tornata a lottare per il vertice. La Ferrari è speciale per il nostro sport. Io ci sono stato e conosco la grande pressione dell’ambiente, soprattutto quando le cose non vanno bene. Vincere, oltre a dare fiducia ai piloti, ti permette di programmare a lungo termine, ragionando con calma su dove è meglio investire i soldi dell’azienda. Quest’anno sono partiti alla grande, e può essere una buona spinta per il futuro”.

BUDGET CAP E CONGELAMENTO POWER UNIT

Uno dei temi di questo 2022 è quello sul budget cap. Spesso sollecitato da Mattia Binotto, che non ha mai perso occasione per invocare un controllo rigido della Federazione sul tetto alle spese, Tombazis ha tranquillizzato l’ambiente ferrarista sulla questione: La nostra priorità è avere un campionato pulito. I regolamenti di oggi richiedono più risorse per i controlli: in passato bastava pesare la vettura e controllare la cilindrata, adesso dobbiamo anche ispezionare quello che le aziende fanno nelle loro fabbriche. Ma abbiamo una squadra competente, con esperti fiscali di primo piano che controllano i bilanci per assicurarsi che tutti i pezzi vengano fatturati correttamente”.

Tombazis ha infine sottolineato che il congelamento dei motori (in vigore fino al 2025) non ha lasciato indietro nessuno tra i costruttori, che si stanno sfidando in una situazione molto equilibrata: Nessuno dei quattro motoristi è in difficoltà in questo momento, le prestazioni sono analoghe. Quando si è discusso di introdurre il congelamento abbiamo stabilito che, se uno si fosse trovato in difficoltà, tutti si sarebbero impegnati in buona fede per risolvere il problema, magari consentendo anche qualche sviluppo. Non c’è interesse a condannare qualcuno a stare dietro per quattro anni. Non è ideale congelare la Power Unit per tanto tempo, ma siamo stati costretti a farlo per permettere ai Costruttori di sviluppare queste unità e quelle che saranno introdotte nel 2026″.