Attualità Targa, hai 3 mesi per regolarizzarti secondo il nuovo ordinamento | Sbrigati o partono subito 1.000€ e bloccano il veicolo 12 Ottobre 2024 Pietro Santercole Le targhe dei veicoli nel nuovo ordinamento - ansa - f1world.it Il nuovo ordinamento ha cambiato le carte in tavole. Ci sono tre mesi di tempo per mettersi in regola per le targhe. Meglio sbrigarsi. Un insieme di cifre e di lettere, una determinata sequenza alfanumerica (rispecchiando determinati criteri), et voilà ecco spiegata la nascita delle targhe, una sorta di carta d’identità di un veicolo grazie alla quale si identificano gli intestatari della licenza.Con l’avvento del nuovo ordinamento dell’Unione Europea sono cambiate da tempo le dimensioni e i colori: due fasce blu ai lati, le 12 stelle degli Stati fondatori, in bianco e visibile la lettera I per identificare le targhe nostrano. E ancora.Anno della prima immatricolazione, la sigla della Provincia di appartenenza è diventato discrezionale. Targhe più larghe, quasi non ce ne siamo accorti, ma i caratteri sono notevolmente più marcati: 360 mm x 110 mm, per la targa anteriore; 520 mm x 110 mm, per la targa posteriore su una riga; 297 mm x 214 mm, per la targa posteriore su due righe. Fin qui tutto molto interessante ma non di fondamentale importanza. Attenzione, però, da circa due anni, in molti non se ne sono accorti, ci sono nuove regole entrate in vigore e contenute nell’articolo 2 della legge 238/2021.Cosa è cambiatoAutoveicoli e motoveicoli, ma anche i rimorchi immatricolati in uno stato estero e di proprietà di un cittadino residente in Italia, godono di specifiche ben precise, un vero e proprio unicum. Basta leggere il rinnovato comma 2 dell’articolo 93-bis nel Codice della Strada. Ebbene, suddetti veicoli “possano circolare sul territorio nazionale – si legge in uno stralcio del comma 2 dell’articolo 93-bis del Codice della Strada – a condizione che entro 3 mesi dall’acquisizione della residenza vengano immatricolati con targa italiana. Auto immatricolate all’estero ma di proprietà di un residente in Italia – ansa – f1world.itUn documento di fondamentale importanzaIn sintesi è stato tutto posticipato di un mese, visto che nel tradizionale ordinamento in principio erano due i mesi. L’accortezza da prendere seriamente in considerazione è che in queste tipologie di vetture, debba essere custodito sempre un documento, dal quale risultino il titolo e la durata della disponibilità del veicolo. Un documento di fondamentale importanza. Perché?Perché nel caso il veicolo venga utilizzato da chi intestatario non è, per più di trenta giorni in un anno, titolo e durata devono essere registrati al REVE, il nuovo pubblico Registro dei Veicoli Esteri. Da chi utilizza il mezzo, ovviamente. Un particolare non di poco conto visto che le sanzioni per chi non ha in regola questo documento sono simili a delle stangate: multa da 400 a 1.600 euro, ritiro del documento di circolazione per l’automobilista. E per coloro che non hanno il documento è prevista una sanzione da 250 a 1.000 euro. E ancora: se non avete registrato il documento al REVE si passa fino a 3358 euro di multa. E ti bloccano il veicolo! Continue ReadingPrevious Rinnovo gruppo 2: se il valore di questo indicatore è superiore al 9% sognati la patente | Automobilisti a spasso senza uno straccio di preavvisoNext Vietato fermarsi alla piazzuola: da oggi la multa è una sciabolata | Stacchi un assegno di 5.000€