Sospeso il contratto per il GP del Brasile: gara a rischio

Sospeso il contratto con il GP del Brasile

Credit: Ferrari Press Area

Il GP di San Paolo è a rischio cancellazione a causa di una serie di irregolarità emerse nei contratti

Il Gran Premio del Brasile sembrerebbe appeso ad un filo. La giustizia ha sospeso il contratto da 82 milioni di euro, siglato tra la città di San Paolo e la società Mc Brazil Motorsport Holdings Ltda, che aveva assicurato lo svolgimento della gara fino al 2025. L’accordo tra la società brasiliana e la Formula 1 per disputare il Gp del Brasile sullo storico circuito di Interlagos, era stato sancito proprio poche settimane fa, ma ora è stato sospeso a causa di possibili irregolarità.

Il consigliere Rubinho Nunes assicura che il contratto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale la scorsa settimana, “viola i principi costituzionali di moralità, pubblicità e legalità. Se mantenuto valido, può danneggiare il patrimonio pubblico comunale”, come riportato dal portale brasiliano Metòpoles. “I fatti rivelano che, almeno in questa fase, vengono esplicitamente violati i principi di pubblicità e trasparenza. Colpisce che ci sia stata la formalizzazione di un contratto oneroso seguita con esenzione dell’offerta, anche essa onerosa”. Queste le parole usate nella sentenza del giudice Emílio Migliano Neto, della settima Corte delle finanze pubbliche.

5 GIORNI PER PRESENTARE I DOCUMENTI GIUSTI

La giustizia assicura che la sospensione è stata effettuata per verificare che ci siano effettivamente i soldi per coprire i costi del contratto. “Per questo è necessario sospendere l’esecuzione del contratto in questione. Per valutare se ci siano effettivamente le risorse per coprire le spese dell’accordo firmato”, ha aggiunto Neto.

Tuttavia la sospensione del contratto non equivale alla cancellazione del Gp del Brasile dal calendario. Il giudice ha concesso all’ufficio del sindaco di San Paolo un periodo di cinque giorni per fornire i chiarimenti richiesti e inviare i riepiloghi dei pagamenti e le copie dei documenti che hanno sancito l’accordo. La Città di San Paolo dichiara di non essere stata citata, ma è disposta a fornire tutti i giustificativi necessari affinché il contratto resti valido.