Formula 1Gran Premio Singapore

Singapore amara per Hamilton: tutta questione di…

È stata una domenica complicata per il sette volte iridato che ha spiegato il motivi di una gara al di sotto delle aspettative

Non è stato il Gran Premio di Singapore che sognava Lewis Hamilton. Come detto dal britannico, alla base ci sarebbe una scelta non azzeccata

Partito con speranze di vittoria, Lewis Hamilton ha vissuto una gara da incubo in quel di Singapore. La causa? Secondo quanto riferito dal pilota Mercedes, il fattore che lo ha messo sin da subito in crisi, consiste nell’errata scelta degli pneumatici. Lo testimonia un team radio, dove l’inglese si rivolge al team reo di non avergli dato retta: “Vi avevo parlato riguardo a queste gomme, in futuro dovrete ascoltarmi. Non ho grip“.

In un primo momento si pensava che la preferenza del britannico fosse partire con le full wet. Invece, come rivelato ai media, la sua intenzione era un’altra: “Volevo iniziare con le intermedie per poi passare alle morbide. Ho fatto i giri per andare in griglia di partenza con le intermedie usate e ho avuto un buon feeling. Poi abbiamo messo quelle nuove ed erano terribili“. Un problema già riscontrato, dal momento che la W13 si è spesso dimostrata una monoposto con una finestra di utilizzo molto sottile: “Per qualche motivo non riusciamo a far funzionare i nostri pneumatici con la stessa velocità degli altri. Non riusciamo a capire perché“.

Con una gara compromessa fin dall’inizio, al numero 44 resta il rammarico di non aver potuto mostrare il passo della sua Mercedes

Il prosieguo della gara, tuttavia, non è stato migliore per Hamilton che è rimasto per gran parte del tempo dietro a Sainz. Come dichiarato dal Campione del Mondo, lo spagnolo non aveva un gran ritmo: “Ho avuto una partenza difficile e poi sono rimasto bloccato dietro a Carlos. – continua – Non ero abbastanza veloce per superarlo“. Una domenica amara che si è conclusa con un nono posto in seguito a un contatto con le barriere e un lungo mentre era all’inseguimento di Sebastian Vettel.

Certamente non il risultato sperato, soprattutto dopo quello che l’alfiere della casa di Stoccarda aveva fatto vedere nel corso del weekend. Resta il rammarico per quella che poteva essere una gara dall’epilogo diverso: “Credo che se fossi stato terzo, avrei tenuto il passo di quelli davanti“. Hamilton e il team di Brackley lasciano Singapore con le difficoltà di una monoposto a cui non riescono a porre rimedio: “I problemi che abbiamo vengono amplificati dalla pioggia. È una vettura molto difficile da guidare“, chiosa il pilota britannico.

Martina Luraghi

Amante dello sport: a primeggiare sono ovviamente i motori, ma anche il calcio e un pizzico di tennis. Tra gli altri interessi spiccano la musica e tutto ciò che riguarda il Giappone, da cui nasce la mia voglia di viaggiare. Il mio grande obbiettivo è far diventare la mia passione un vero e proprio lavoro, arrivando a girare per i paddock di tutto il Mondiale di Formula 1. "Believe it." è da sempre il mio motto che rispecchia il mio carattere ambizioso e la determinazione che ho nel raggiungere i miei sogni. Può sembrare banale, ma voglio svegliarmi la mattina essendo felice perchè faccio quello che amo.

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