Silverstone contro le modifiche del layout della pista

Silverstone contro le modifiche al layout della pista

Credits: Pirelli Press Area

A una settimana dall’inizio del weekend britannico, il direttore del circuito ha spiegato alcuni degli elementi presi in considerazione per ospitare la doppia tappa del mondiale 2020

Un po’ l’aveva suggerito Lewis Hamilton, un po’ era forse già entrato nella mente di Liberty Media e FIA al momento di riorganizzare il calendario. I doppi weekend sullo stesso circuito non avrebbero avuto nulla di differente l’uno dall’altro. Un’idea, suggerita dallo stesso Hamilton, era quella di invertire il senso di marcia, suggerimento innovativo che avrebbe però avuto conseguenze non da poco. Un suggerimento, allo stesso tempo, che non ha colto l’interesse degli organizzatori di Silverstone, contrari alle modifiche del layout.

Ad ammetterlo è stato lo stesso Stuart Pringle, intervistato da Autosport. Il direttore del circuito ha dichiarato di non aver mai preso in considerazione l’idea, sebbene diversi giornalisti avessero continuato a sondare il terreno per capire se ci sarebbero state delle novità in vista del doppio appuntamento di Silverstone.

UN’IDEA NATA DA UN’INCOMPRENSIONE

In realtà, non sono mai stato serio, perché ciò che conta a Silverstone è il circuito del Gran Premio, non puoi correre al contrario. È stata un po’ colpa mia, che non ho fermato prontamente la domanda di un giornalista, ma è stato fantastico. Se ne è parlato per tre o quattro settimane e ha tenuto sotto i riflettori il nostro nome”.

Questo sarebbe il motivo scatenante che ha portato tutti a pensare che durante la tappa britannica si potesse assistere a un’idea innovativa come questa. Tuttavia, gli organizzatori della gara non hanno mai preso seriamente in considerazione l’idea, se non altro per non rovinare l’essenza dello stesso Silverstone.

Siamo un circuito che gira in senso orario, non potremmo fare altrimenti. Se avessimo corso con la configurazione internazionale, avremmo avuto solamente la metà delle curve rispetto al doppio a cui siamo abituati. Non puoi pretendere di avere all’improvviso una configurazione nuova e differente”.

Del resto, Silversone è Silverstone proprio per via del suo layout. Modificarlo vorrebbe dire modificare le emozioni e le sensazioni che sa regalare. Un aspetto che, proprio quando la pista ha deciso di candidarsi anche per il prossimo anno ospitando la bellezza di 12 gare, non poterebbe certo nessun valore aggiunto.