Sentenza Racing Point: una decisione che scontenta tutti

Sentenza Racing Point: una decisione che scontenta tutti

Credits: Racing Point Press Area

La sentenza della FIA sul caso Racing Point è stato giudicato troppo lieve dai team rivali che annunciano già di fare ricorso

Il venerdì di prove libere del Gran Premio del 70° Anniversario è stato oscurato dalla tanto attesa sentenza della FIA in merito alla presunta irregolarità della RP20. La squadra con sede a Silverstone è stata accusata di aver copiato parti considerate proprietà esclusiva dei team, in questo caso della Mercedes W10. Nella fattispecie, oggetto della protesta presentata dalla Renault, sono state le prese d’aria dei freni. Alla Racing Point è stata comminata una pena pecuniaria di 400.000 € ed è stata penalizzata di 15 punti nella classifica costruttori (200.000 € a vettura e 7.5 punti per pilota).

Nessuna squalifica quindi per le frecce rosa che inoltre potranno continuare ad utilizzare le parti ritenute illegali anche nei prossimi GP. La FIA motiva tale decisione con un comunicato lungo 14 pagine, in cui spiega che la squadra di Stroll non ha violato il regolamento tecnico ma solo quello sportivo. Nello specifico, la Federazione ha dichiarato i condotti dei freni posteriori design Mercedes. Ma il passaggio di informazioni tra i due team è avvenuto quando ancora le parti contestate non erano incluse nella “black list”.

Altra particolarità della sentenza è stata la mancata condanna per i GP d’Ungheria e di Gran Bretagna, per i quali la Racing Point ha ricevuto solo una reprimenda. Gli Steward hanno preso in considerazione solamente il GP di Stiria.  Un verdetto che certamente farà molto discutere in quanto più che riappacificare gli animi, ha sollevato molte perplessità tra i team rivali. In particolare Renault, McLaren, Ferrari e Williams hanno espresso l’intenzione di ricorrere in appello. Anche la Racing Point non resterà a guardare in quanto già aveva promesso che in caso di condanna, avrebbe impugnato la sentenza.

LE REAZIONI DEI TEAM

Il team principal Ferrari, Mattia Binotto, ha esternato le sue perplessità in merito: “Penso che il verdetto abbia sollevato molte più domande che risposte. Ci sono nuove prove che ora siamo in grado di vedere. Ed è qualcosa che esamineremo velocemente e capiremo il processo di ricorso, e se è qualcosa a cui vogliamo potenzialmente partecipare”.

Molto più severo il commento di Zac Brown, team principal McLaren: Racing Point è stata dichiarata colpevole, sono molto preoccupato che abbiano ancora quelle parti che sono state ritenute illegali in Austria”, ha detto durante la conferenza stampa dei team nel weekend del GP F1 70. “Penso che sia fonte di confusione tra i fan. Com’è possibile che qualcosa di illegale in Austria sia presente ancora sulla vettura? Penso che questo sia potenzialmente la punta dell’iceberg“.

Anche la Williams, inaspettatamente, si è pronunciata in merito, con Claire Williams che annuncia il possibile ricorso del team di Grove. Le sue parole:“Ovviamente è un documento molto lungo ed è nella giurisdizione della FIA determinare quali sanzioni vengano imposte per qualsiasi violazione dei regolamenti sportivi o tecnici e lo hanno fatto. Penso che tutti abbiamo bisogno di un po’ di tempo per valutare appieno la sentenza e per decidere se procedere ulteriormente.

 

Rosario Busacca