Semafori truccati, è ufficiale: così ti fanno la multa di 650€ anche da fermo senza che tu lo sappia

Occhio al semaforo! - F1World.it

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Fermarsi allo scattare del rosso è un obbligo, ma dietro a quelle luci può nascondersi un trucco: mai darsi per vinti se arriva la multa…

Accompagnano le nostre vite da ormai più di un secolo e mezzo e all’atto pratico sono tra le poche cose che non sono mai davvero cambiate negli anni.

Stiamo parlando dei semafori, il segnale luminoso più famoso e riconoscibile che esista, non solo per quanto riguarda l’universo stradale.

Fin da bambini impariamo che il rosso significa arresto e il verde via libera. Poi, ovvio, c’è anche il giallo. Già, ma cosa recita il codice della strada riguardo al colore intermedio?

La regola è quella di sgomberare l’incrocio. Ovvero, fermarsi solo se c’è il tempo per farlo senza creare intralcio agli altri veicoli, altrimenti passare se l’incrocio stesso è già impegnato.

Sanzione da trasgressione al semaforo? Non sempre bisogna disperarsi

La maggior parte delle multe inflitte per il mancato rispetto delle regole legate ai semafori è dovuta proprio a dispute sul giallo, anche se è purtroppo ancora troppo ampia anche la fetta dei trasgressori con il rosso.

Eppure è piuttosto ricca anche la casistica delle multe oggetto di ricorso da parte di automobilisti che ritengono di aver ricevuto sanzioni ingiuste, anche in caso di attraversamento con il rosso. E la sorpresa è legata al fatto che in più di qualche occasione il ricorrente aveva ragione.

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Quando la multa vede rosso: ricorso accolto. Quando a pagare non è l’automobilista

Passare con il rosso è un’azione punita in maniera severa, con una multa da 167 a 665 euro e la decurtazione di 6 punti dalla patente, proprio per la sua pericolosità e per l’elevato rischio di provocare incidenti. Eppure il CdS prevede che in qualche caso una sanzione inflitta per questo motivo possa venire non pagata. Oltre che in casi di necessità legati alla salute della persona trasportata o per sfuggire a un grave pericolo, per invalidare una multa può bastare un vizio formale nella multa, come un errore nel numero di targa o nell’indicazione della data e dell’ora dell’infrazione contestata. Ma non solo.

Un caso molto particolare è quello successo in un comune i cui residenti hanno presentato e vinto un reclamo al Garante contro l’amministrazione locale, ritenuta colpevole dell’assenza di informativa nei pressi delle telecamere installate per rilevare le infrazioni relative al passaggio con il semaforo rosso. L’indagine ha evidenziato come non fosse stato posizionato alcun avviso, ritenendo che tale obbligo riguardasse solo gli autovelox. Un errore fatale quello compiuto dall’amministrazione, che ha confuso la normativa relativa al codice della strada con quella sulla protezione dei dati personali e che ha avuto come conseguenza l’annullamento delle sanzioni comminate agli automobilisti ritenuti erroneamente trasgressori. Si tratta però della classica eccezione: rosso significa ‘alt’.