Segnaletica verticale: questo è il cartello che tutti dovrebbero ignorare | Non cascarci, è illegale

Segnali stradali

Il variopinto ma intricato mondo dei segnali stradali - pixabay - F1World.it

Occhio ai cartelli: la segnaletica verticale induce spesso all’errore. Paradossalmente alcuni sarebbero da ignorare. Uno in particolare.

Uno dei più grandi problemi per un malcapitato automobilista che vive in città, o per un conducente non abituato al traffico cittadino e alla sua vita nevrotica, è trovare parcheggio. Per info chiedete a chi abita al Centro di Roma, tanto per fare un esempio che vale praticamente per tutta Italia.

Spesso ci si ritrova a impiegare meno tempo ad andare a lavoro fuori città che a trovare parcheggio, magari, per quando di ritorna a casa. Secondo molti sondaggi, tante multe sono causate da cittadini che, tornando a casa dal lavoro, girano e girano talmente tanto che alla fine si accollano il rischio di beccarsi una multa, a patto che possano sistemare la propria auto vicino all’abitazione.

Dove capita, capita. Anche perché dopo mezz’ora, a volte più di un’ora che si vagabonda nei pressi dell’abitazione, dopo una giornata snervante di lavoro, il parcheggio diventa tutto lecito, l’importante è trovare un buco dove incastrare l’auto.

Anche davanti a un carrabile, un cartello non idoneo per la sosta o fermata di un veicolo. Insomma, vale tutto. Pure sapere che, in base all’articolo 3 (numero 37) del Codice Stradale ma anche all’articolo 22 che si occupa di “Accessi e diramazioni”, a cosa si va incontro.

La segnaletica verticale che non ti fa multare

I passi carrai “legali” (non quelli fake, creati apposta da cittadini che rischiano una sanzione amministrativa gigantesca) sono sempre segnalati da un apposito segnale, sia esso ordinario o a raso.

Parcheggiate dove è presente un qualsiasi cartello generico di divieto di sosta acquistabile liberamente, “senza la preventiva autorizzazione dell’ente proprietario della strada”, è lecito. O meglio, non soggetto a multe.

Divieto di sosta
Divieto di sosta e passo carrabile, aguzza la vista – ansa – F1World.it

Come riconoscere quella segnaletica verticale

Solo il passo carrabile con l’autorizzazione dell’ente proprietario della strada, strutturato nella fascia superiore con il nome dell’ente stesso e in basso numero e anno di rilascio, impone di non poter parcheggiare in quel determinato spazio: senza queste info, quella segnaletica verticale non ha valore né proprietà impositiva su nessuno. E ancora.

Nemmeno il titolare potrà poi sostare nell’area antistante il cartello, né occuparla per qualsiasi motivo.
La semplice presenza di un cancello non può di per sé inibire il parcheggio: l’unica limitazione prevista per legge è il mantenimento di uno spazio per il passaggio dei pedoni, in questo caso superiore al metro. Occhio a quella segnaletica verticale, anche se fosse solo per risparmiare tempo in quelle città caotiche dove parcheggiare è ormai un delirio.