San Valentino a motori: mogli e fidanzate dei piloti di Formula 1

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Credit: Martin Meissner per RadialPress

A fianco di un grande uomo c’è sempre una grande donna. Non è semplicemente un modo di dire. Le mogli e le fidanzate dei piloti di Formula 1 giocano un ruolo fondamentale per gli assi del volante

Alcuni la attribuiscono alla nota scrittrice Virginia Woolf, forza del pensiero femminista. Per altri è ancora più antica. Spesso e volentieri oltre a fisioterapisti, ingegneri e manager, ci sono altre persone che seguono da molto vicino i piloti di Formula 1: le mogli e le fidanzate.
Loro, più di chiunque altro, anche se negli anni si è fatto tanto a livello di sicurezza, supportano e seguono i loro compagni sempre con le dita incrociate.

Non è facile essere l’angelo custode di un pilota. Alle volte il loro ruolo è semplificato o ridicolizzato. Per tanti appassionati, la fidanzata del pilota è solo una bellissima ragazza “da mostrare”. Il suo ruolo è semplicemente quello di seguire il proprio innamorato. Errore. Le compagne di vita, che siano mogli, fidanzate o semplicemente “amiche”, sono donne speciali, sono donne forti che già, cinquant’anni fa, riuscirono a ritagliarsi un posto al sole nel microcosmo maschile della Formula 1.
In occasione della festa degli innamorati abbiamo deciso di parlarvi delle coppie più belle che hanno fatto la storia o che magari entreranno nella storia di questo sport.

Margherita Freddi e Lorenzo Bandini

Margherita Freddi e Lorenzo Bandini
© GDS

Galeotta fu l’officina del padre di Margherita. Elena Martignoni, madre di Lorenzo, rimase improvvisamente vedova con un figlio e una figlia da crescere. La donna si fece convincere dall’amico Goliardo Freddi, che aveva un’officina in via Plinio, a farsi mandare il figlio 15enne per fare esperienza.

Se Lorenzo rimase subito colpito da Margherita, la stessa cosa non si può dire per la ragazza. I due futuri innamorati avevano solo due anni di differenza e il 15enne divenne subito il figlio maschio che Goliardo non aveva mai avuto. Da quando Lorenzo si trasferì di fatto sopra al garage, dove c’era una stanza con bagno annesso, divenne il prescelto del sig. Freddi per andare a Monza a seguire le corse e per fare un salto in montagna per veder passare il Giro d’Italia.

Lorenzo è un bel ragazzo, solare, allegro. Continua a corteggiare Margherita fino ai suoi sedici anni, quando cedette alla corte del diciottenne. Era il 1955. La coppia convolò a nozze il 5 febbraio 1964 e Margherita segue Lorenzo come un’ombra. Grazie alla possibilità di stare a bordo pista, la signora Bandini segna i tempi con il cronometro. La loro favola d’amore si interrompe improvvisamente il 7 maggio del 1967, a causa del tragico incidente occorsogli durante il GP di Monaco.

Fiamma Breschi e Luigi Musso

Fiamma Breschi è stata una delle signore della Formula 1 degli anni ’50. Fiorentina di nascita, colta e con una personalità poliedrica. Era una donna bellissima, sempre attenta al look. Da appassionata di motori, incontrò Luigi Musso in un ristorante a Roma. Lei aveva appena 17 anni. Per i due fu un colpo di fulmine tantè che il pilota, di dieci anni più vecchio della ragazza, per Fiamma, decise di lasciare moglie e figlia. All’epoca fu uno scandalo.

Fiamma Breschi Luigi Musso
Credit: Getty Images

La coppia comunque era più innamorata che mai e non sembrava dare eccessivo peso alle malelingue che circondavano la loro relazione. In questo modo Fiamma Breschi iniziò a frequentare il mondo dei motori, venendo riconosciuta, ancora oggi, come una delle figure femminili più affascinanti del panorama della Formula 1. Tutto finì tragicamente il 6 luglio 1958, quando Luigi Musso morì a Reims, vittima di un tremendo incidente. Non appena le venne comunicata la notizia che il pilota della Ferrari era scomparso, tentò il suicidio ma venne fatta ragionare dalle mogli di Juan Manuel Fangio e Maurice Trintignant, che erano in hotel con lei.
A seguito della morte prematura di Musso, Fiamma continuò a frequentare il paddock della Formula 1 diventando consulente personale di Enzo Ferrari. Il Drake si fidava ciecamente di lei quando era il momento di scegliere auto e modelli, colori e anche piloti.

Delia Scala e Eugenio Castellotti

Delia Scala e Eugenio Castellotti
© Corriere

Tutto cominciò in un ristorante. Era il 1956 quando Eugenio Castellotti conobbe Delia Scala, una delle soubrette più conosciute del tempo, tanto che il giorno dopo le inondò il camerino di rose. Erano una coppia da rotocalco e la loro storia riempì tutti i giornali di cronaca rosa dell’epoca: belli, simpatici, sempre sotto la luce dei riflettori, Delia Scala era riuscita a mettere il cappio al collo del pilota playboy.
Lei non voleva che lui corresse e quando Castellotti decise di presentarla alla madre Angela, quest’ultima non accolse in casa Delia come Eugenio si sarebbe aspettato. Madre e figlio litigarono e per risolvere la situazione che si era creata tra le due donne, Castellotti chiese a Delia di sposarlo. Lei accettò e fissarono la cerimonia per il dicembre del 1957.

Una volta che sarebbero convolati a nozze, lei avrebbe smesso di recitare e lui avrebbe smesso di correre. Tutto sembrava scorrere nel migliore dei modi fino al marzo 1957. I fidanzati stavano attraversando un momento duro per la loro relazione: Delia si trovava a Firenze impegnata nella commedia “Buona notte Bettina” con Walter Chiari; Eugenio ogni sera si recava a Firenze, da Modena, per assistere agli spettacoli della compagna.
Il 14 marzo, Enzo Ferrari chiamò Castellotti perché voleva che stampasse il record della pista. Quella notte, il pilota lodigiano aveva dormito poco e aveva sicuramente i nervi a fior di pelle per aver litigato con Delia. Probabilmente, a causa di un calo di concentrazione o per la stanchezza, l’auto andò fuori pista ed Eugenio Castellotti morì nel trasporto in ambulanza, alla volta dell’ospedale.

Nina e Jochen Rindt

Per tutti è Nina Rindt. Pochi conoscono il suo cognome da nubile, Lincoln. I motori sono qualcosa che anche lei aveva nel sangue. Suo padre, Curt Richard Lincoln, era un ricco uomo finlandese che correva in Formula Junior. Nel 1963 fu uno dei rivali più duri per Jochen Rindt. E proprio quell’anno, a Montecarlo, conobbe Nina.

Nina Madeline Lincoln, Rindt da sposata, ha conosciuto quello che sarebbe divenuto il suo futuro marito grazie alle corse. Modella, moglie, icona di stile degli anni ’60, non era ritenuta semplicemente la fidanzata da sfoggiare in pista. Nina aveva un ruolo ben preciso: era la cronometrista di Jochen, figura professionale che oggi non esiste più. O per lo meno, è stata sostituita dal digitale.
Non sono poche le immagini dell’epoca che ritraggono Nina, sorridente col suo Jochen, nei garage o sul muretto dei box con il suo immancabile cronometro tra le mani e il taccuino, sul quale appuntare i tempi.

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© Nina Rindt Facebook – Jochen Rindt e Nina Rindt

La coppia si sposò nel 1967 e appena un anno dopo nasce Natasha, la loro unica figlia. In pochissimo tempo diventano una delle coppie più famose e glamour della Formula 1. Se ci pensiamo, forse anche una delle più moderne: il giovane e talentuoso pilota che si “accompagna” con una modella in carriera che riesce a calcare le passerelle più importanti al mondo. Sarebbero stati, sotto ogni aspetto, una coppia da copertina. Ma tutto si interruppe improvvisamente il 5 settembre 1970, a Monza. Nina si trovava sul muretto dei box, pronta a prendere i tempi del marito. Un cedimento all’impianto frenante, fece probabilmente perdere il controllo della Lotus numero 22 a Jochen Rindt che, dopo un tremendo incidente, morì durante il trasporto in ambulanza.

Marlene e Niki Lauda

Marlene e Niki Lauda
© RCS

Quello tra Marlene e Niki Lauda è stato un amore capace davvero di superare ogni difficoltà. Una coppia da rotocalco diremo oggi. Così diversi ma, finché è durata, così uniti: lui era il pilota della Ferrari; lei, la nipote di un famoso ginecologo dell’epoca, era quanto di più lontano possa esserci dalle ragazze dei box. Era un’intellettuale e portava sempre i capelli raccolti in un morbido chignon, che ancora oggi è rimasto nell’immaginario collettivo.

Marlene e Niki si sono conosciuti a una festa mondana dell’attore Curt Jurgens, alla quale parteciparono entrambi. Per loro fu un colpo di fulmine: lasciarono i rispettivi compagni e nel giro di appena un paio di mesi, iniziarono a fare coppia fissa. Si sposarono nel 1976, e dopo appena 143 giorni dalla data del matrimonio, Lauda ebbe un tremendo incidente durante il Gran Premio, sul tracciato del Nurburgring, dove la Ferrari di Niki andò in fiamme.
Fu proprio nei momenti più difficili che Marlene rimase più vicina al marito. Come proprio in questo caso, con Lauda che, a causa della brutale collisione, ne uscì col volto sfigurato. Lei è sempre stata lì: dalla convalescenza al ritorno alle corse, Marlene è sempre rimasta vicino al marito. Simbolo di devozione, non solo accompagnò Niki durante tutto il processo di guarigione, ma rimase vicino al marito anche quando lui, appena un anno dopo la nascita del loro secondo figlio, si rese protagonista di un tradimento extra-coniugale, dal quale nacque il terzo figlio. Una relazione estremamente solida, nonostante le difficoltà. Ma solo all’apparenza. La coppia decide di divorziare nel 1991 senza rendere note le motivazioni.

Helen e Jackie Stewart

Helen e Jackie Stewart
© Gettyimages

Jackie Stewart negli anni ’70 era uno dei piloti più conosciuti dell’epoca e ancora oggi, uno dei più amati. Non solo per essere stato il primo che si è battuto per la sicurezza dei piloti e per i suoi titoli mondiali. In quegli stessi anni, nei paddock della Formula 1 ha cominciato ad accompagnare Jackie alle gare una certa Helen. Prima come fidanzata e poi come moglie. Un sodalizio che va avanti da oltre 59 anni.

Helen era una di quelle donne che ti colpiscono subito: bionda, bella e allo stesso tempo sobria. Faceva parte del gruppo delle “cronometriste”, capace di cronometrare i giri in pista con una precisione al millisecondo. Le foto dell’epoca che la ritraevano ai box della Tyrrell, sempre con un abbigliamento inappuntabile e orologio per il cronometraggio al collo, hanno fatto la storia.
Anche quando Stewart ha deciso di appendere il casco al chiodo per diventare titolare del team che portava il suo nome, Helen ha continuato ad accompagnarlo alle gare. Ma dal 2014 tutto è cambiato per la coppia: a Helen è stata diagnosticata una demenza frontotemporale, una terribile condizione che ha devastato la famiglia.

Proprio la condizione dell’amata moglie, ha spinto Jackie Stewart a fondare Race against dementia, una fondazione che si occupa delle persone colpite da demenza senile.

Joanna e Gilles Villeneuve

Joanna e Gilles Villeneuve
© Getty images

Viso dolce, sorridente, presente e allo stesso tempo discreta e con due occhi chiari che catalizzavano l’attenzione. Questa era Joanna Barthe. Un cognome che a tanti, magari, non dice niente. Da sposata ha preso quello del marito, diventando Joanna Villeneuve.

Anche lei, esattamente come Gilles, era franco-canadese. La vita non ci è andata leggera con questa ragazza sempre positiva e ottimista. La sua famiglia non era abbiente e il futuro marito le venne presentato dalla sorella. La convinse ad accompagnarla a un appuntamento al buio, dove avrebbe dovuto incontrare un amico del ragazzo della sorella. Joanna era tutt’altro che felice di questa proposta. A quanto si è appreso successivamente, anche Gilles non era entusiasta di questa uscita a quattro, ma fortunatamente entrambi non si tirarono indietro.

Joanna aveva 16 anni. Non si innamorò immediatamente di Gilles. Rimase incantata però dalla sua completa sincerità. Continuarono a vedersi e nel giro di poco, la ragazza capì che la loro vita sarebbe ruotata intorno ai motori. Dalla neve sulla quale sfrecciava con le motoslitte al passaggio all’asfalto, arroventato dagli pneumatici delle monoposto, il passo è stato breve.
A Joanna le corse spaventavano eppure è sempre rimasta al fianco del marito. Non gli ha mai chiesto di smettere per lei o per la famiglia. Anzi. Soprattutto negli ultimi tempi, prima del tragico incidente di Zolder dove perse la vita, Gilles era solito portarsi la famiglia al “lavoro”. Non era strano incontrare nel paddock Joanna coi figli Jacques, che poi seguì le orme del padre, e Melanie.

Corinna Betsch e Michael Schumacher

Corinna Betsch. Da sposata Corinna Schumacher. È la moglie di Michael Schumacher. A una prima vista è la classica bellezza teutonica. Sempre sorridente, ha accompagnato, quando ovviamente i suoi impegni lo permettevano, il marito in giro per il mondo, nei vari Gran Premi ed eventi.
A differenza di quello che si potrebbe pensare Corinna e Michael sono una coppia semplice. Discreti, riservati, si sono sempre battuti per mantenere un certo livello di privacy attorno alla loro vita.

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Credit: Sutton Images

Prima di farsi conquistare dall’allegria di Michael, Corinna è stata legata a un altro pilota di Formula 1, Heinz-Harald Frentzen.
Con Schumacher si conobbero nel 1991, a Le Mans, e iniziarono a fare coppia fissa dopo pochissimi mesi. La prima apparizione pubblica di Corinna, come fidanzata di Michael, risale al Gran Premio del Messico del 1992, dove il pilota tedesco salì sul podio per la prima volta in carriera.
La coppia si sposò a sorpresa con rito civile nel municipio di Kerpen il 1° agosto 1995. Successivamente si sono uniti in matrimonio anche in chiesa. Dal loro amore sono nati due figli: la primogenita, Gina Maria, nata il 20 febbraio 1997, è un’amazzone di livello internazionale; invece Mick, classe 1999, ha deciso di seguire le orme del padre e attualmente sta correndo proprio in Formula 1 con la Haas.

Per tanti Corinna ha rappresentato il vero e proprio angelo custode di Michael Schumacher. Madre devota e moglie premurosa. Nessuno avrebbe potuto lontanamente immaginare che cosa questa coppia si sarebbe trovata ad affrontare, assieme. Per un certo verso, Corinna è estremamente simile a Marlene Lauda. Due donne che non hanno mai smesso di stare al fianco dei rispettivi mariti nei momenti più difficili, non solo delle loro carriere sportive ma soprattutto della loro vita da esseri umani.
Tutto è cambiato il 29 dicembre 2013, quando il sette volte Campione del Mondo di Formula 1 fu protagonista di una rovinosa caduta sugli sci. Sebbene l’ex pilota indossasse il casco protettivo, le condizioni apparvero critiche da subito. Da quel giorno su Michael Schumacher calò il riserbo più assoluto e a oggi, a distanza di otto anni dall’incidente, non si conosce quale sia la situazione reale di “Schumi”. In tutto questo tempo, la persona che è stata la sua ombra e che continua a stargli vicino è stata sicuramente la devota Corinna.

Isabel Hernaez e Carlos Sainz

Carlos Sainz isabel Hernaez
Credit: kymillman.com

Quella formata da Carlos Sainz e da Isabel Hernaez è una delle coppie più solide della Formula 1. E allo stesso tempo è anche uno dei sodalizi più riservati. Sebbene Isa, ogni tanto pubblichi sui suoi canali social alcune immagini che la ritraggono ai Gran Premi, i due, sui rispettivi profili, non hanno mai pubblicato una foto che li mostri assieme.

Una storia tenuta a distanza dai riflettori. Non si sa nemmeno come e dove si sono conosciuti ma indiscrezioni dicono che Carlos e Isa farebbero coppia fissa da quattro anni. I primi rumors risalerebbero al 2017, quando la coppia fu avvistata in atteggiamenti affettuosi a Formentera, dove la famiglia Sainz ha una villa. 25 anni, madrileña come Carlos, Isabel Hernaez prima di avviare la sua carriera nel mondo della moda e delle pubbliche relazioni, si è laureata in giornalismo.
Nonostante i loro rispettivi impegni, sembra che la coppia abbia trovato un certo equilibrio. Seguitissima sui social, tantè che il suo profilo di Instagram conta più di 80 mila followers, sebbene non possa essere sempre presente alle gare, il supporto al fidanzato non lo fa mancare.