Sainz e Leclerc: due piloti, un unico cuore “rampante”
Sainz e Leclerc: due giovani piloti, tanto diversi nello stile di guida quanto simili nelle loro ambizioni
Dopo un 2020-2021 a dir poco faticoso, il 2022 si è aperto molto positivamente per Scuderia Ferrari. Dopo tre Gran Premi, la scuderia del Cavallino Rampante si trova prima nella classifica costruttori. Ma non solo: Leclerc è in una solida prima posizione anche nel mondiale piloti (71 punti), mentre Sainz occupa il terzo posto (33 punti). Insomma, a Maranello hanno lavorato sodo, e i risultati stanno arrivando.
In Bahrain sia Leclerc che Sainz hanno svolto una gara impeccabile, facendo doppietta Ferrari. Le prime differenze si sono notate a partire dal GP dell’Arabia Saudita. Gran Premio che ha visto Leclerc combattere fino all’ultima curva con Verstappen, mentre Sainz è stato più defilato, in un lontano e solido terzo posto. Ma poi è arrivato il GP di Australia: una favola con tanto di Grand Chelem per il giovane monegasco, un incubo per lo spagnolo Sainz. Dopo una qualifica rovinata dai problemi tecnici e da un pizzico di sfortuna, il numero 55 si è trovato, purtroppo, in testa coda dopo solo due giri dall’avvio del GP.
Vale la pena paragonarli?
Da un lato c’è Leclerc: qualche anno più giovane di Sainz, ma con più esperienza alla guida della Ferrari. Ha, senza dubbio, uno spiccato talento per la guida più aggressiva, e per i cosiddetti sorpassi impossibili. I suoi punti forti? Tenacia, autostima e voglia di fare sempre meglio. Tre elementi che Leclerc ha progressivamente mostrato, nutriti dagli ottimi risultati ottenuti fin ora.
Dall’altro lato c’è Sainz, da meno tempo alla guida di una Ferrari, ma più esperto del giovane monegasco in termini di tempo in Formula 1 e di squadre di cui è stato parte. Se dovessi scegliere una parola per descrivere Sainz, essa sarebbe costanza. Perché, seppur lo spagnolo non abbia ancora vinto in Formula 1, ha dato prova di essere un pilota molto solido, caparbio ed in continuo miglioramento. Insomma, non molla il colpo facilmente.
Due teste, un cuore solo
Tante volte, però, i due sono stati messi in paragone. Il classico leitmotiv che si sente sempre vede Leclerc come l’uomo su cui Ferrari ha puntato, il pilota principale, mentre Sainz come gregario, lo scudiero. Ma è veramente così? Vale davvero la pena paragonare due piloti con caratteristiche, caratteri e stili diversi? Io penso di no.
Scuderia Ferrari è bella perché è varia, e ritengo abbia fatto la scelta giusta in termini di piloti: due giovani ragazzi determinati, uno con la solidità e costanza necessaria a fare punti e a salire sul podio, l’altro con quel quid necessario per compiere dei sorpassi impossibili e per difendere la posizione come un leone. Due piloti, due individui differenti: il modo di affrontare i weekend di gara, il mindset, lo stile di guida. Una cosa, però, ce l’hanno in comune: un cuore rampante che ci fa emozionare ad ogni bandiera a scacchi.