Russell: “Qui per vincere ma non per rubare ad Hamilton”

Russell Hamilton

Credits: Mercedes AMG F1, Press Area

Nuova era in casa Mercedes

George Russell, il ventiquattrenne britannico appena arrivato dalla Williams, ha debuttato ufficialmente in Mercedes lo scorso weekend nel GP del Bahrain al fianco di Lewis Hamilton. Nonostante le difficoltà con la macchina che, per ora, non sembra prestazionale quanto le vetture Ferrari, si è comunque classificato quarto grazie anche al doppio ritiro Red Bull. “Io ed Hamilton abbiamo un buon rapporto“, fa sapere Russell in un’intervista a GQ Magazine. “Voglio vincere ovviamente. Voglio vincere oggi, ma, se mi dai la possibilità di vincere oggi ed avere un futuro mediocre oppure imparare oggi ed avere dieci anni di successi, la scelta è semplice” ha aggiunto George. Russell ovviamente punta a vincere, soprattutto dopo il suo passato in Williams“Sono un pilota di Formula 1 che ha totalizzato solo 20 punti in 60 gare.

Russell nuovo scudiero di Hamilton? Non esattamente

Lo spirito di rivalsa è alle stelle per il giovane inglese e la nuova monoposto potrebbe portarlo davvero all’apice, ma il suo compagno di squadra, il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, è a caccia tanto quanto lui e non vuole certo perdere la corona. “Le persone mi chiedono quale sia il mio obbiettivo quest’anno”, continua Russell: “E non ho mai risposto di voler diventare il campione del mondo”.
La strategia di Russell è quella di apprendere ora che ne ha l’opportunità stando al fianco di Hamilton, per poi diventare primo pilota in un prossimo futuro. Hamilton dal canto suo non sembra particolarmente a disagio, per ora, con il nuovo arrivato. “Lewis potrebbe irritarsi”, predice Mika Hakkinen conoscendo lo spirito del campione, ma, complice anche il favoloso terzo posto strappato nei momenti finali dello scorso GP, il rapporto tra i due sembra solido. Russell sa benissimo che lo dovrà spodestare (se Lewis continuerà a correre in Formula 1), ma vuole comunque utilizzare questo campionato per studiare al meglio il compagno ed entrare in simbiosi con la nuova monoposto anglo-tedesca.

Qui per dimostrare qualcosa

“Solo perché ho siglato un contratto con il team che statisticamente è il migliore di sempre, oggi non significa niente” aggiunge Russell, “Sto per scontrarmi con il più grande pilota di sempre. Devo dimostrare e dare prova concreta alle persone che sono stato assunto per un motivo”. É indubbio che George voglia riscattarsi, ma basta far riaffiorare il ricordo del GP di Sakhir 2020 dove il pilota aveva già avuto un assaggio di casa Mercedes, nonostante il disastroso esito finale, per ricordare le potenzialità del giovane. La guerra è appena iniziata e Russell è pronto a combattere.

Valerio Vanazzi