Road to Madrid: Fernando Alonso, l’Enfant Prodige scoperto da Briatore
Fernando Alonso esordì in Formula 1 nel 2001 nel gran Premio d’Australia, diventando così il terzo pilota più giovane a partecipare a una gran premio. La vettura guidata in quell’anno fu la Minardi, monoposto poco affidabile e veloce. Ma la bravura di Alonso, seppur molto giovane, prevalse e in quella stagione si classifico in undicesima posizione. L’anno successivo Flavio Briatore, accortosi delle sue potenzialità, lo prese per guidare la Renault dove vi erano giovani talenti come Jenson Button e Mark Webber. Quell’anno Alonso fu collaudatore per la scuderia francese completando 1642 giri di prove libere. La stagione successiva venne premiato dall’imprenditore italiano diventando la seconda guida della Renault al fianco di Jarno Trulli. Il 2003 si aprì nei migliori dei modi visto che in Malesia conquistò la sua prima pole position, ma poco tempo dopo in Brasile subì un grave incidente schiantandosi contro le barriere protettive alla velocità di 290 Km/h. All’Hungaroring ottenne la sua prima vittoria chiudendo quella stagione in sesta posizione. Il 2005 fu l’anno della svolta visto che grazie ad un Renault molto competitiva e affidabile e alle altre scuderie si ripeté l’anno successivo, caratterizzata anche dalla rivalità contro Schumacher.
Nel 2007 Alonso si trasferì alla McLaren dove ebbe come compagno di squadra Lewis Hamilton e come principale avversario Kimi Raikkonen che da poco si era trasferito alla Ferrari che aveva ritrovato la competitività degli anni passati. In quella stagione ci furono molte polemiche, soprattutto legate alla vicenda spy story tra la scuderia italiana e quella inglese. In quella situazione la McLaren fu penalizzata e gli vennero tolti tutti i punti conquistati in quella stagione. Quell’anno si chiuse con la vittoria del titolo mondiale da parte del finlandese Raikkonen e lo spagnolo chiuse la sua annata in seconda posizione.
Il 2008 ed il 2009 videro il ritorno dello spagnolo sul sedile della Renault a cui gli venne affiancato il giovane Piquet. Nel 2010 Alonso realizzò il suo sogno, cioè quello di correre per la Ferrari. La casa di Maranello lo prese come prima guida dopo aver scaricato il vincitore del titolo mondiale del 2007 Kimi Raikkonen. Dal 2010 fino al 2013 il suo compagno di squadra fu Felipe Massa, incapace in ogni stagione di stare davanti allo spagnolo per tutte e quattro gli anni. Il 2010 vide una Ferrari competitiva e arrembante, ma con un avversario che l’avrebbe scavalcata. Quell’anno la Red Bull vinse il campionato del mondo con Sebastian Vettel che all’ultima gara strappò il titolo ad Alonso per soli tre punti. Il 2011 e 2013 furono gli anni del dominio incontrastato della casa anglo-austriaca guidata dal giovane tedesco che vinse i titoli iridati con più di cento punti di distacco dall’asturiano.
Gaetano Lucchina