Red Bull, il verdetto: cos’è successo tra i due piloti in Brasile

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© Red Bull Content Pool

Un comunicato pubblicato da poco dal team austriaco chiarisce le dinamiche cha hanno sconvolto il post-gara del weekend brasiliano

Il GP del Brasile è finito in modo piuttosto drammatico, con uno scambio di team radio in Red Bull – così come in Ferrari – che chiedevano a Verstappen di sacrificare la sua posizione cedendola al compagno di squadra. Permettendo così a Perez di mantenere il secondo posto in classifica prima dell’ultimo appuntamento ad Abu Dhabi. Il due volte Campione del Mondo, con sorpresa di tutti, si è aperto in un messaggio piuttosto sprezzante verso il suo team, negando la posizione a Perez.


Il pilota olandese ha poi aggiunto di avere le proprie ragioni per una decisione del genere. Non sono mancate, nelle interviste post-gara, scintille da parte del suo compagno di squadra. Visibilmente infastidito da questo gesto. Nelle speculazioni che hanno seguito questo episodio, in molti hanno ritenuto che l’astio di Verstappen nei confronti di Perez possa risalire fino allo scorso Gran Premio di Monaco. Dopo giorni di silenzio, il team Red Bull ha voluto chiudere la questione una volta per tutte, prima che inizi l’ultimo weekend di gara del Campionato.

RED BULL: LE SCUSE A VERSTAPPEN DOPO IL GP BRASILE

Oggi Milton Keynes ha infatti emanato un comunicato, in cui spiegano la situazione come un semplice fraintendimento. Scrivono infatti: “Da squadra abbiamo fatto degli errori in Brasile. Non avevamo previsto la situazione che si è presentata all’ultimo giro, e prima della gara non avevamo accordato una strategia per uno scenario del genere. Purtroppo, Max è stato informato soltanto all’ultima curva della richiesta di concedere la posizione, senza tutte le informazioni necessarie“.

Questo ha messo Max, che è sempre stato un buon giocatore di squadra, in una situazione compromettente, con poco tempo concesso per reagire. E questa non era la nostra intenzione“. Proseguono: “Dopo la gara Max ha parlato in modo aperto e onesto, in modo che entrambi i piloti potessero risolvere qualsiasi problema. La squadra ha accettato le ragioni di Max. La discussione riguardava una questione personale e rimarrà privata, e non verranno fatte ulteriori dichiarazioni“.

LA DENUNCIA CONTRO I COMMENTI D’ODIO

Il comunicato prosegue con una grave denuncia dei diversi attacchi che tutti i membri del team Red Bull hanno subito sui social dopo il Gran Premio del Brasile. “Il comportamento abusivo online nei confronti di Max, Checo, del team e delle loro rispettive famiglie, è impressionante e deprimente.” scrivono. “E purtroppo è qualcosa che noi come sport stiamo affrontando con triste regolarità“.

“Non c’è posto per questo nello sport o in una società, e noi dobbiamo essere migliori. Alla fine, questo è uno sport, e noi siamo qui per correre. Le minacce di morte, le mail piene d’odio, le dure critiche contro le famiglie sono deplorevoli. Per noi l’inclusione è importante, e vogliamo uno spazio sicuro per tutti quelli che lavorano o che seguono questo sport. Questo abuso deve finire.” concludono.