Red Bull come il Dio Kronos: sacrificato un altro figlio
La Red Bull ha deciso di fare fuori Pierre Gasly, promuovendo Albon dalla Toro Rosso. Il pilota anglo-thailandese, dal prossimo GP del Belgio sarà il compagno di Max Verstappen.
Forse, la potremmo definire come la notizia del mese. Sicuramente sarà quella più discussa della pausa estiva. Gasly sicuramente non sarebbe stato confermato dalla Red Bull a fine stagione. Era questione di tempo perché a suggerirlo sono stati i risultati. Magari, sarebbe stato logico tenerlo in squadra, fino a fine anno. O per lo meno, questa sarebbe stata la decisione più sensata che qualunque scuderia di Formula 1 avrebbe preso.
Ancora di più se si pensa di sostituire Gasly con Albon. Il pilota anglo-thailandese ha alle sue spalle appena dodici Gran Premi. Prima dei test invernali, il 23enne non era mai salito a bordo di una Formula 1, come pilota titolare. Nonostante il bagaglio di esperienze piuttosto limitato, Albon si è dimostrato fin da subito un pilota consistente e attento.
These two go back a long way 😉 Nine years on and set to take on Spa 🇧🇪 #givesyouwings pic.twitter.com/g16HSZKOEb
— Aston Martin Red Bull Racing (@redbullracing) August 12, 2019
Si vuole fare punti per stare davanti alla Ferrari
Forse sono proprio queste le qualità che hanno convinto Helmut Marko e la Red Bull alla decisione di promuovere con effetto immediato il 23enne. Anche se il talento c’è, non si può dire che la strada sia stata tutta in discesa per l’ex pilota della Toro Rosso.
Forse l’idea di effettuare lo scambio già dalla prossima gara, in Belgio, è stata dettata dal fatto che la Red Bull ha bisogno di fare punti, pesanti. Ne hanno bisogno in quel di Milton Keynes. Anche se il Mondiale piloti sembra essere sempre più stretto nelle mani di Lewis Hamilton, alla scuderia anglo-austriaca non dispiacerebbe stare davanti alla Ferrari, nel Costruttori.
E infatti la Red Bull e il Cavallino Rampante sono lì. Divisi da appena 44 punti. Forse è proprio questo il motivo che ha spinto Marko alla promozione di Albon che non avrà un processo di adattamento alla RB15 così disteso. Non dimentichiamoci che il 23enne dovrà fronteggiarsi, da subito, con Max Verstappen. Non proprio il pilota migliore per mettere a proprio agio il compagno di squadra. Nonostante le premesse, che sembrano essere positive, c’è chi sostiene che proprio la mancanza di esperienza potrebbe essere il grosso handicap di Albon.
Quale futuro per Gasly?
E le cose non vanno certo meglio per Gasly. Il francese si è visto retrocesso, in un’altra scuderia, a stagione in corso. E, sebbene in Toro Rosso abbia già guidato, la STR14 è una monoposto nuova per lui.
È stato un po’ come se la Red Bull avesse perso fiducia in Gasly. Fiducia che ora è costretto a far ritrovare alla squadra, per non trovarsi definitivamente appiedato a fine anno.
La Red Bull gli ha dato un’opportunità e il francese non è riuscito a coglierla. Un po’ come il Dio Kronos ha divorato i propri figli, a Milton Keynes non si fanno problemi a mandare via i piloti nel corso della stagione, se questi non riescono a raccogliere quanto ci si aspetti da loro.
Ma, se non vuole stare lì a scaldare il sedile della Toro Rosso, Gasly dovrà iniziare a guardarsi velocemente intorno. A cercare una nuova strada, probabilmente, lontano dalla famiglia Red Bull. Sia dentro che fuori dalla Formula 1.