Ralf Schumacher: “Taglio di stipendi per i piloti”

Ralf Schumacher Formula 1 2020

Credits: Mercedes Press Area

Anche se sono diversi i team che si stanno impegnando per sostenere ospedali e infermieri impegnati nella lotta al coronavirus, l’ex pilota ha suggerito un ulteriore aiuto che i piloti potrebbero attuare all’interno delle proprie squadre

Potremmo citare Ferrari e Mercedes come le principali scuderie che, negli ultimi giorni, hanno rivoluzionato la propria attività a favore degli ospedali in difficoltà in questo difficile momento storico. Un esempio di umanità che hanno adottato diverse altre aziende, per unirsi contro la diffusione del coronavirus. Tuttavia, Ralf Schumacher ha rilasciato un’intervista a Sky Germania in cui lancia un nuovo suggerimento.

Secondo il tedesco, i piloti potrebbero rinunciare al proprio stipendio, devolvendo i soldi agli altri membri del team, in modo da dar loro una mano in questo momento di crisi. L’idea arriva molto probabilmente da quanto messo in pratica dai giocatori del Barcellona che. hanno deciso di accettare una riduzione del 75% del proprio stipendio. Questo denaro andrà quindi a sommarsi allo stipendio degli altri membri della squadra, in modo che possano coprire le proprie spese.

UN SUGGERIMENTO RIVOLTO A LEWIS HAMILTON

Anche se il sassolino è stato lanciato in direzione di tutti i piloti di Formula 1, Schumacher ha chiamato in causa soprattutto il campione del mondo in carica. Il pilota britannico, infatti, guadagna all’incirca 36 milioni di dollari all’anno. Una buona fetta di questo stipendio potrebbe quindi essere utilizzata per sostenere gli altri membri del team, soprattutto per quanto riguarda i team minori presenti nel Circus.

È sicuramente qualcosa che può essere fatto, fino ad adesso nessuno lo ha reso pubblico, però forse qualcuno lo fa, soprattutto i piloti. Hamilton ha grandi possibilità per poter dare una mano. Sono sicuro che mossa dimostrare come anche i piloti possano dare una mano”.

Secondo Schumacher la situazione che sta coinvolgendo anche il mondo della Formula 1 potrebbe andare a colpire i team più piccoli come Haas o Williams. Tuttavia, il tedesco non esclude che anche le scuderie di maggior calibro possano uscirne toccate. Proprio per questo l’idea è stata indirizzata nei confronti di Hamilton, che comunque ha già dimostrato di essere particolarmente preoccupato e attento all’evolversi del coronavirus e delle sue conseguenze.

In Inghilterra c’è un sistema sociale diverso rispetto a quello tedesco. I contratti e i licenziamenti non danno problemi. Stiamo parlando però di migliaia di operai, migliaia di famiglie, che in qualche maniera devono arrivare alla fine del mese in tempi difficili. Quello è il problema, ora come ora”.