FuoriGiri Posto di blocco, se hai preso la pillola non fanno più nemmeno l’etilometro, il trucco per salvare la patente 12 Aprile 2025 Davide Martini Etilometro - F1World.it - @ vehiclecue.it Le nuove regole stradali hanno alzato il livello di guardia verso i guidatori-alcolisti, ma spunta un’incredibile scappatoia. La guerra contro l’alcool è lanciata. Il nuovo Codice della strada in vigore dal 14 dicembre scorso contiene parecchie novità importanti contro uno dei più grandi nemici della sicurezza stradale. Bere prima di mettersi alla guida è diventato di fatto quasi impossibile, a prescindere che si sia recidivi, quindi che si sia già ricevuta una condanna per guida in stato di ebbrezza, o che la propria fedina automobilistica sia pulita. Sarà sufficiente vedersi riscontrato un tasso alcolemico compreso tra 0,5 e 0,8 grammi per litro per incappare in una multa che può superare i 2000 euro, con sospensione della patente fino a sei mesi, punizioni raddoppiate con un indice tra 0,8 e 1,5 grammi per litro. Il tutto senza dimenticare l’introduzione dell’ergastolo della patente. Chi procura un incidente o si macchia di mancato soccorso sotto l’effetto di alcol o droghe non potrà mai più guidare. Infine, il provvedimento più discusso, l’introduzione dell’alcolock, ancora in attesa di introduzione definitiva. Guidare dopo aver bevuto diventa impossibile? Spunta il trucco per salvare la patente Il dispositivo in grado di bloccare l’accensione dell’auto, obbligatorio per chi ha già subito una condanna per guida in stato di ebbrezza, si attiverebbe in caso di tasso alcolemico superiore al consentito, ma potrebbe ripercuotersi sugli altri componenti della famiglia qualora il nucleo disponesse di una sola auto. Chiaro l’intento delle istituzioni di cercare di persuadere a non bere chi deve mettersi al volante. I controlli saranno ancora più ferrei nei prossimi mesi, con l’avvicinarsi dell’estate. I posti di controllo, ma anche i posti di blocco, si moltiplicheranno durante i weekend e non solo e scamparla sarà quasi impossibile per chi non avrà tenuto giù il gomito. Una speranza tuttavia in tal senso per gli alcol dipendenti può arrivare dalla medicina. La semaglutide contro l’alcool-dipendenza? F1World.it – Foto X Studio USA in soccorso degli automobilisti: un principio attivo può guarire l’alcool-dipendenza Un nuovo studio condotto dall’Università della California del Sud ha infatti rivelato i benefici portati dall’assunzione di semaglutide per la riduzione del consumo di alcool. Il principio attivo farmacologico negli ultimi anni ha rivoluzionato il trattamento del diabete di tipo 2 e dell’obesità, ma studi effettuati in un gruppo di adulti con disturbo da uso di alcool ha evidenziato una sensibile riduzione del desiderio di bere nei pazienti sottoposti a trattamento per 9 settimane. Siamo ancora lontani dalla formulazione di una terapia farmacologica, ma nel lungo periodo tutto fa pensare che l’assunzione di semaglutide possa aiutare nella battaglia contro la dipendenza dall’alcool, con ovvi vantaggi per coloro che avranno la necessità di mettersi alla guida prima di aver percorso per intero il tunnel per scacciare quella che rappresenta ad oggi la terza causa di morte prematura nel mondo dopo ipertensione e tabacco. Continue Reading Previous Telepass, se fa tre bip stai molto attento: qualcosa va storto | La prossima volta scatta il salassoNext Patente, over 65: “facciamo il test del disegno dell’orologio”, se prendi 4 ti stracciano il rinnovo