Poche safety car nel 2024? Ecco la teoria di Alonso

Alonso safety car

© Aston Martin Press Area

Fernando Alonso ha ipotizzato che dietro la mancanza di safety car in Formula 1 potrebbe esserci una strana particolarità dell’attuale generazione di monoposto

La Formula 1 è attualmente impegnata in una serie di nove gare senza l’impiego della safety car, la prima volta che ciò accade dopo l’intervallo tra il GP d’Ungheria del 2003 e quello di Spagna del 2004 e Alonso ha voluto dire la sua sull’argomento.

Si tratta di una serie di gare in cui la Formula 1 ha assistito al suo primo Gran Premio di Singapore senza l’intervento della safety car. Sebbene non ci sia una spiegazione ovvia del perché le gare siano state relativamente prive di incidenti dopo il GP di Spagna, Alonso ha lasciato intendere che le caratteristiche delle moderne auto a effetto suolo potrebbero essere un fattore determinante.

In particolare, egli suggerisce che il fatto che le auto siano in realtà più veloci quando non vengono spinte al limite assoluto potrebbe spiegare perché gli incidenti sono stati ridotti.
Queste auto non sono facili da guidare, ma penso che anche il problema di queste auto sia quello di dare il 100%”, ha affermato il pilota dell’Aston Martin.
“Quindi se guidi al 90%, a volte sei più veloce perché non metti ti metti in un angolo o in un’altezza di guida scomodi. Non stai spingendo al limite, ed è lì che tutto crolla. Quindi a volte guidare al 90% è meglio.”

L’auto non sente il pilota per Alonso

Alonso afferma che le prestazioni delle attuali vetture possono diventare estremamente sbilanciate quando vengono spinte al limite, come accade in qualifica.
“Baku è stato un ottimo esempio”, ha aggiunto. “Ero P15 in Q1, con il problema di Lando. Altrimenti sarei partito 16° nel Gran Premio e fuori dalla Q1.
Sette minuti dopo, ho montato un altro set di gomme, ed ero P5 in Q2. Ho migliorato di circa 1,1 secondi. Stavo guidando allo stesso modo”.

“Stavo frenando negli stessi punti. Era la stessa preparazione in quel giro, ma sono riuscito a migliorare di 1,1 secondi. E alcuni di noi hanno fatto l’opposto: erano molto veloci in Q1 e molto lenti in Q2, e a volte non troviamo spiegazioni su quando siamo veloci, quando siamo lenti e perché. e si entra nei dettagli e nel numero illimitato di sensori che abbiamo nell’auto, possiamo individuare le piccole differenze quando l’auto è lenta. Mettiamo l’auto in atteggiamenti diversi, forse l’auto non è felice a questo genere di cose”.

“Ecco perché a volte durante le gare, dato che guidiamo tutti al 90%, dobbiamo prenderci cura degli pneumatici, del risparmio di carburante e di tutte queste cose, e non vediamo troppo i problemi come non vediamo le safety car o incidenti.
Le auto sono più felici quando guidi a quella velocità. È un po’ contro l’istinto del pilota, che è quello di mettere una gomma nuova, andare alle qualifiche e guidare al 110% se puoi. Ma, con questa macchina, a volte è qualcosa che devi gestire.”