Pirelli 2022: piloti Ferrari restano in Bahrain per provare le nuove specifiche
La Ferrari resta in Bahrain per testare le Pirelli 2022. I due piloti si sono alternati tra la mattinata e il pomeriggio di Sakhir
I due piloti del team Ferrari hanno appena terminato la loro giornata di test in Bahrain, dedicata ai prototipi Pirelli 2022. Mentre Carlos Sainz è stato impegnato in mattinata, Charles Leclerc ha concluso il lavoro odierno mettendo insieme ben 87 giri montando i nuovi pneumatici da 18 pollici. Una curiosità riguarda la diversa raggiatura dei cerchi usata dai due piloti del team.
Dopo il test di fine febbraio, la Ferrari è tornata dunque in pista per proseguire il lavoro dedicato a Pirelli. Il fornitore milanese è atteso alla sfida più grande dal suo ingresso in Formula 1 nel 2011. Il passaggio dai 13 ai 18 pollici cambierà completamente il comportamento delle coperture, anche considerando il nuovo regolamento tecnico introdotto proprio a partire dalla prossima stagione.
Ready for action on a sunny day at @BAH_Int_Circuit! @Carlossainz55 is on track with @scuderiaferrari to test the #Fit4F1 18-inch 2022 prototype tyres! pic.twitter.com/XQi12dBoIO
— Pirelli Motorsport (@pirellisport) March 30, 2021
SONO BEN 28 I GIORNI DI TEST
Quella conclusa oggi è solo la quarta di ben ventotto giornate dove la maggior parte dei team si alternerà in pista per fornire responsi utili a Pirelli. Nel mese di febbraio Ferrari aveva portato a termine un test combinato di pneumatici slick e wet, mentre i n Bahrain per ovvie ragioni avverrano sole prove della mescola da asciutto. Il programma di prove a Sakhir proseguirà nelle giornate di domani e giovedì con Alpine in pista. Subito dopo l’appuntamento di Imola sarà invece Mercedes a scendere in pista per due giornate consecutive.
Il nuovo regolamento 2022 è molto atteso da team e addetti ai lavori. Il profondo cambio all’aerodinamica delle vetture potrebbe rimescolare valori che, dall’era ibrida a oggi, sono rimasti quasi cristallizzati, perlomeno per quanto riguada il vertice. Le squadre dovranno anche fronteggiarsi con uno stretto budget cap che metterà in difficoltà tante scuderie, non solo quelle più titolate.