Perez Verstappen

Credits: Twitter Oracle Red Bull Racing

Sei punti di differenza da Verstappen, compagno di team sicuro di sé e dei propri obiettivi: riuscirà Perez a minare la sicurezza dell’olandese?

Sergio Perez potrebbe mettere i bastoni tra le ruote a Max Verstappen. Che la cosa possa o non possa accadere, ce lo dirà solo il tempo. Sta di fatto, però, che dopo la vittoria del GP dell’Azerbaijan, il pilota messicano si trova a soli sei punti dal compagno di squadra e non ha nessuna intenzione di starsene dietro le quinte. Pensare a un titolo mondiale quando il tuo compagno di squadra è proprio Verstappen, sembra utopia. Eppure quel titolo mondiale Perez lo vuole ed è determinato a ottenerlo in tutti i modi. In casa Red Bull, quindi, si sta sviluppando una battaglia che potrebbe avere diversi risvolti, anche se secondo Ralf Schumacher la scuderia potrà avvalersi di altri “rimpiazzi”.

L’ex pilota di Formula 1 è convinto che sarà Verstappen a trionfare, anche se Perez non smetterà di dargli filo da torcere. Tuttavia, secondo Schumacher al messicano mancherebbe la costanza che caratterizza invece il compagno di scuderia. Allo stesso modo, un rapporto incrinato tra i due potrebbe costare caro al team austriaco. Molto si è detto della relazione tra Verstappen e Perez in queste ultime settimane: diversi protagonisti del Circus lo hanno definito come un rapporto in fase di deterioramento, mentre i due attori coinvolti negano che ci siano delle crepe.

Cuori infranti e rimpiazzi

Del resto, lo abbiamo visto in diverse occasioni: se i due piloti di una scuderia non vanno d’accordo tra di loro, a risentirne è in primis l’intera scuderia. Tuttavia, secondo Schumacher la Red Bull avrebbe già individuato il rimpiazzo giusto, nel caso in cui il messicano cambi idea nel corso dei prossimi mesi. “Ci sono molte voci, nel paddock, sul futuro di Perez“, ha sottolineato Schumacher. “Ma la Red Bull avrebbe due opzioni: c’è Yuki Tsunoda, ma anche Daniel Ricciardo è ancora lì. E ci sono tanti piloti sul mercato“.

Tuttavia, queste dicerie sarebbero del tutto infondate. Nelle interviste più recenti, Verstappen ha dichiarato: “Penso che io e Checo ci stiamo divertendo. Quest’anno è stato davvero coinvolto e si è comportato davvero bene, è fantastico da vedere. Si sente sempre più fiducioso con la macchina con il team“. Sulla stessa lunghezza d’onda, il messicano ha replicato: “Penso che ci sia un altissimo livello di rispetto tra me, Max e tutta la squadra. […] Sento che, in un certo senso, siamo molto simili nel modo di avvicinarci e intendere lo sport. E questo non cambierà“.

Perez 2023 vs Rosberg 2016

Il fatto che Perez abbia avuto un inizio di stagione brillante, ha comportato subito paragoni con altri piloti del panorama motoristico. Uno su tutti, Nico Rosberg. Il pilota tedesco, campione del mondo 2016, si è trovato ad affrontare un compagno di scuderia come Lewis Hamilton e, nell’ottica di soffiargli il titolo iridato, si è trovato a dover sacrificare diversi aspetti della propria vita personale. Proprio per questo motivo, a cinque giorni dalla vittoria, il tedesco ha annunciato il suo ritiro dalle corse.

A tal proposito, notando un radicale cambio di atteggiamento da parte del messicano, Anthony Davidson ha indirettamente suggerito a Perez di adottare lo stesso approccio adottato da Rosberg nel 2016. “Credo che quest’anno stiamo vedendo una differenza sostanziale in Perez“, ha sottolineato nel podcast di Sky Sports F1. “Per cominciare, è più determinato. Onestamente, penso che sia questo quello che deve fare. Penso che ora si renda conto di essere arrivato a un bivio“.

Certo, ci sono circuiti su cui Max brillerà sicuramente. Lo sappiamo tutti. Lo sa anche lui. E allora cosa fai? Devi essere come Rosberg nel 2016. Questo è quello che devi fare“, prosegue. “Quando guidavo mi è sempre stato detto […] che ero troppo gentile. E penso che abbiano ragione. […] Penso che ora sia tempo che Sergio smetta di essere il signor bravo ragazzo“. Secondo Davidson, Perez è assolutamente in forma per poter contendere il titolo iridato con Verstappen, nonostante si tratti di un rivale difficile da addomesticare.

Ma, del resto, lo era anche Hamilton per Rosberg. E Rosberg, alla fine, quel titolo mondiale lo ha portato a casa.