Per Ecclestone l’accordo FIA-Ferrari andava tenuto segreto

Ecclestone Vettel

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Anche il vecchio Bernie si è pronunciato su una vicenda piuttosto delicata

La vicenda motori Ferrari fa ancora discutere. Stavolta a parlarne è Bernie Ecclestone. L’ex patron della Formula 1 sostiene che la FIA avrebbe fatto meglio a tenere nascosto l’accordo col Cavallino.

La lagalità della power unit italiana è stata messa sotto inchiesta su precisa richiesta dei rivali, Mercedes e Red Bull. L’indagine ha portato FIA e Ferrari a stringere un accordo i cui i dettagli sono stati tenuti nascosti. Una scelta, tutto sommato ragionevole, se si considera che i progetti su cui ha messo mano la Federazione, sono frutto del lavoro di anni e non possono essere certo divulgati cosi. Ovviamente i rivali non l’hanno presa bene, sostenendo che il verdetto finale dell’indagine non fosse soddisfacente.

Dopo una telefonata tra John Elkann e Ola Kallenius, la Mercedes ha deciso di ‘abbandonare’ il fronte. Red Bull, invece, prosegue chiedendo un supplemento di indagine. Secondo Ecclestone parlare dell’accordo segreto ma senza rivelarne i dettagli, è stato un errore. “Penso a ciò che la FIA ha fatto e non avrebbe dovuto fare, sono usciti con un comunicato stampa dicendo di aver raggiunto un accordo con la Ferrari”, ha dichiarato Ecclestone agli inglesi di Autocar.

“Cosa significa? Un accordo per cosa? Avranno fatto qualcosa nei limiti del regolamento ma che non dovrebbe essere consentito, e magari lo vietano solo per il futuro. Altrimenti, non capisco quale accordo possano avere. L’unica cosa che potresti dire: ‘Beh è stato violato il regolamento ora dovrete pagare una multa per questo”. Un po’ come accadde nel 2007 alla McLaren quando a seguito della Spystory la McLaren venne penalizzata di 100 milioni di dollari.

“Nel 2007 fui io a decidere di penalizzare la McLaren. Max Mosley li voleva buttar fuori dal campionato. Io invece proposi di portargli via dei soldi, che a mio avviso era la sanzione più giusta”.