Patente, se paghi 1.000€ non possono più sospenderla | Il patto shock tra Stato e pirati della strada

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Infrazioni: non comunicare i dati del conducente potrebbe salvarti alla perdita dei punti, ma la realtà è più complessa
Il sistema della patente a punti è stato introdotto in Italia per incentivare una guida più responsabile. È fondamentale rispettare le norme del Codice della Strada e collaborare con le autorità per garantire la sicurezza stradale.
Secondo questo sistema, ogni infrazione al Codice della Strada comporta una decurtazione di un certo numero di punti dalla patente di guida. In quest’ottica, la comunicazione dei dati del conducente è obbligatoria quando si riceve una notifica di violazione che prevede la decurtazione dei punti. Questo perché la responsabilità dell’infrazione ricade sul conducente al momento del fatto, non sul proprietario del veicolo.
L’obbligo di comunicazione dei dati
Il Codice della Strada prevede l’obbligo per il proprietario del veicolo di comunicare all’autorità che ha elevato la contravvenzione i dati del conducente che era alla guida al momento dell’infrazione. Quando ricevi una multa, infatti, sei tenuto a comunicare entro 60 giorni l’identità del conducente al momento dell’infrazione. Questa regola è fondamentale per attribuire la responsabilità della violazione al soggetto effettivo e per procedere con l’eventuale decurtazione dei punti dalla patente. Ribadiamo che omettere il nome del conducente non è una strategia per evitare le conseguenze di una multa. Anzi, potrebbe portare a sanzioni aggiuntive e a complicazioni legali. È sempre meglio essere onesti e collaborativi con le autorità, comunicando i dati del conducente entro i termini previsti. La sanzione pecuniaria per la mancata comunicazione è piuttosto elevata e può incidere notevolmente sul portafoglio.

Le conseguenze della mancata comunicazione
Non comunicare i dati del conducente non evita immediatamente la decurtazione dei punti. Anzi, comporta una serie di conseguenze negative. Oltre alla sanzione amministrativa prevista per l’infrazione commessa, si incorre in una ulteriore multa per la mancata comunicazione, che prevede un massimo di 1.166 euro. Il proprietario del veicolo rimane solidalmente responsabile del pagamento delle sanzioni amministrative e delle spese di procedimento. Inoltre, in caso di reiterazione dell’infrazione o di mancato pagamento delle sanzioni, si rischia il fermo amministrativo del veicolo. A differenza di quanto si possa pensare, non si rischia la sospensione della patente per non aver comunicato i dati del conducente. La mancata comunicazione dei dati del conducente, invece, potrebbe influire “positivamente” per quanto concerne il meccanismo dei punti della patente. Infatti pagando la corposa ammenda aggiuntiva si può mantenere inalterato il punteggio della patente evitando di incorrere negli ulteriori costi dei corsi di recupero.