Patente a rischio, il rinnovo è VIETATO senza l’anamnesi: dall’inizio del 2025 la passa 1 automobilista su 10

Malattie croniche, epr la patente serve l'anamnesi - F1World.it

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La patente è un bene prezioso anche per chi è affetto da malattie croniche, ma da oggi l’ultima parola sarà sempre del medico.

Guidare è una delle grandi passioni dell’italiano medio. Anche chi deve farlo per necessità, per recarsi ogni giorno al lavoro, spesso si mette al volante con il sorriso sulle labbra.

Certo, imbottigliarsi nel traffico delle ore di punta delle grandi città il sorriso lo toglierebbe a tutti, ma il feeling tra gli italiani e i motori è noto e incrollabile.

Il tutto, però, a una condizione. Per tenere tra le mani un volante bisogna essere in salute. Esistono regole molto severe per il rinnovo della patente degli automobilisti vittime di malattie croniche.

La realizzazione di un’anamnesi attenta è indispensabile per rispettare i diritti del cittadino e al contempo proteggerne la salute, evitando di esporlo a rischi che riguarderebbero anche gli altri automobilisti.

Hai una malattia cronica? Guidare è sempre più difficile: cosa fare per riuscirci

Le procedure sono particolarmente complesse per chi soffre di patologie cardiache, ma grazie al decreto ministeriale del 26 gennaio 2018 anche chi è affetto da malattie cardiovascolari può guidare, a patto di sottoporsi ad accertamenti e a valutazioni mediche al momento del rinnovo della patente.

Se infatti prima del 2018 la patente di guida non poteva venire rilasciata al conducente colpito da angina pectoris, il Decreto ha equiparato questo tipo di pazienti ad altri in possesso di patologie anche gravi, dall’infarto all’impianto di pacemaker fino al trapianto. L’ottenimento o il rinnovo della patente è subordinato tuttavia all’effettuazione di un’accurata visita specialistica. Nei casi più gravi la valutazione finale dell’idoneità spetta alla Commissione medica, che può arrivare a richiedere ulteriori accertamenti per poi rilasciare una patente con limitazioni temporanee.

Patente a rischio - F1World.it
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Guidare con una patente scaduta è un rischio doppio per i cardiopatici: previste sanzioni durissime

Il paziente cardiopatico è chiamato ad avere una profonda consapevolezza del proprio stato di salute e quindi a prenotare le visite necessarie per il rinnovo della patente con ampio anticipo rispetto alla scadenza della stessa. La guida con una patente scaduta o senza aver ottenuto il rinnovo necessario a causa di una patologia cardiaca è considerata una violazione grave, in quanto tale punita con particolare severità.

Discorso simile, ma leggermente più stringente, per quanto riguarda i malati di diabete. Fino a fine 2017 la patente di guida non poteva essere rilasciata o rinnovata al candidato affetto da diabete mellito che soffrisse di ipoglicemia grave. Dal post-Decreto 2018, invece, se la richiesta è supportata da parere medico specialistico anche i diabetici cronici sono tornati a guidare, a patto che l’ultimo caso di ipoglicemia non sia avvenuto negli ultimi tre mesi.