Nuovo Codice della Strada: per i giuristi è incostituzionale | Introdotti nuovi divieti che cambieranno la tua vita per sempre
I nuovi divieti del Codice della Strada stanno facendo molto discutere, soprattutto alcuni, per cui i giuristi potrebbero trovarli incostituzionali. Vediamoli nel dettaglio.
Il Codice della Strada ha sempre fatto discutere gli automobilisti, i quali non sempre accettano di buon grado le norme redatte. Ovviamente i cittadini possono protestare, ma di fatto le regole ci sono e vanno rispettate, per la tutela della propria e altrui vita.
Dopo tanti rumors e speculazioni, alla fine la nuova legge voluta dal Ministro Matteo Salvini è arrivata, con l’approvazione prima della Camera e poi del Senato e attualmente in attesa di vederla pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
Ed è proprio in merito a questo che molti divieti presenti potrebbero cambiare le vostre vite, anche se per i giuristi potrebbe essere incostituzionale. Cerchiamo di capire esattamente che cosa sta succedendo.
Il nuovo Codice della Strada sta per entrare in vigore
Ancora pochi giorni e il nuovo Codice della Strada entrerà ufficialmente in vigore, in quanto devono trascorrere i 15 giorni canonici, dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Dal 14 dicembre gli automobilisti dovranno quindi tenere conto delle nuove norme che stanno facendo tanto discutere.
Le strette saranno su vari contesti, dall’eccesso di velocità, alla guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, alla guida con smartphone, o senza cintura e così via. Insomma, le punizioni saranno esemplari e si parlerà spesso di sospensione della patente.
Per alcuni potrebbe essere incostituzionale
In merito proprio all’argomento di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, nel nuovo Codice della Strada, sono state inserite le varie normative che regolano questo scenario. L’articolo 187 del CdS è stato modificato e alla frase: “Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti” sarà tolta la voce: “in stato di alterazione psicofisica”, in questo modo basterà un semplice test antidroga positivo per far scattare la sospensione e poi la revoca della patente.
Secondo alcuni giuristi, come leggiamo su alvolante.it, questa norma potrebbe essere incostituzionale, in quanto potrebbero subire sanzioni anche chi ha assunto sostanze stupefacenti giorni prima e si è messo alla guida in seguito, pur essendo lucido. La critica sta nel fatto che questo nuovo decreto punirebbe l’uso effettivo di sostanze stupefacenti che nel nostro Paese non è illegale, estendendolo non più soltanto al discorso di sicurezza sulla strada ma in generale. Non si sa cosa succederà dopo dunque, se questo argomento sarà trattato o meno alla Corte Costituzionale.