Motore Aston Martin? Si può fare…
La parabola di Aston Martin in Formula 1 sembra proseguire senza intoppi. La scuderia inglese non ha nessuna intenzione di fare la fine di Jaguar o BMW
Il team di Lawrence Stroll non vuole stare nella massima serie automobilistica per fare numero. L’obiettivo di Aston Martin è molto simile a quello di tante altre scuderie: diventare campione del mondo di Formula 1. E per riuscirci, la scuderia inglese starebbe pensando di costruirsi il motore a partire dal 2026, ossia da quando il Circus sarà investito da una significativa modifica ai regolamenti per quanto riguarda le power unit.
I progetti in chiave futura per Aston Martin sono più chiari che mai. La scuderia britannica oltre alla costruzione di strutture di prim’ordine, sta cercando di migliorare ogni singolo reparto introducendo nuovi e importanti inserimenti a livello di figure altamente specializzate. Ma allo stesso tempo sta vivendo una situazione leggermente surreale. Il team con base a Silverstone si rifornisce, per quanto concerne motore e altre parti, dalla Mercedes. Una rivale. E sembra difficile immaginare, che il motorista tedesco possa equipaggiare la monoposto inglese con una power unit capace di battere il fornitore.
Costruirsi il motore per puntare alla vittoria?
Questa cosa la sanno bene in Aston Martin. Non è difficile capire come, nel caso vogliano provare a battere il team di Toto Wolff, in futuro sarà necessario dividere le strade dalla Mercedes. E proprio il 2026 potrebbe essere la stagione segnata, in rosso, sul calendario. Una deadline che per Aston Martina potrebbe lasciar intravedere la possibilità di intraprendere una nuova sfida.
Turn up the volume and immerse yourself in the sights and sounds of a new #F1 era, as the #AMR22 hits the track at @SilverstoneUK.#WeClimbTogether pic.twitter.com/qTbW0t0aMS
— Aston Martin Aramco Cognizant F1 Team (@AstonMartinF1) February 13, 2022
Proprio il Direttore Tecnico della scuderia inglese, Andrew Green, ha lasciato intendere che Aston Martin starebbe valutando questa possibilità. Il team di Lawrence Stroll da cliente potrebbe diventare un fornitore di power unit per altrettante case automobilistiche che, magari, stiano facendo un pensierino alla Formula 1: “Per il futuro stiamo cercando di capire se potessimo costruirci da noi i propulsori. Il 2026 sarà un anno importante per tutti. La Formula 1 sarà sconvolta da un nuovo regolamento riguardante l’unità motore e come squadra ci piacerebbe essere coinvolti“, ha spiegato Green.
Investimento pericoloso
Le power unit che attualmente equipaggiano le monoposto di Formula 1 sono state introdotte nel 2014. Ma se da un lato c’è la voglia di fare un ulteriore passo in avanti, dall’altro Aston Martin dovrà valutare molto bene i pro e i contro di un’azione di tale peso. A differenza di Honda, Mercedes o Renault, la scuderia inglese non è un “costruttore all’ingrosso” e un passo falso potrebbero persino significare la scomparsa del marchio.