Monza perde la F1 e la Ferrari si nasconde dietro a un silenzio inconcepibile
Le sparate di Ecclestone hanno fatto crollare un altro muro pesante sull’impianto brianzolo, hanno fatto sobbalzare gli appassionati e hanno fatto smuovere i politici lombardi. Eppure, nonostante il pensiero comune, ci sono svariate motivazioni che implicano un ovvio rinnovo dell’accordo tra Monza e la Fom. Il tracciato italiano, assieme a Spa, Silverstone, Hockenheim e Montecarlo è in assoluto una delle piste protagoniste del mondiale che hanno scritto le pagine più belle del Motorsport. Ecclestone lo sa bene e se vuole continuare a fare affari con la Formula 1, sa di non poter rinunciare a un appuntamento così importante. Abbiamo raccolto la testimonianza di un nostro lettore, Silvio, brianzolo DOC, che non ha nascosto i suoi malumori, disgustato dal silenzio della Ferrari che, forse, spera di guadagnarci da tutta questa storia, spostando la gara al Mugello…
La notizia era nell’aria già da tempo, Ecclestone non intende rinnovare il contratto con l’autodromo di Monza dal G. P. del 2016. La storia, la tradizione, la pista più veloce di tutta la F 1, il Tempio della Velocità, non contano nulla per Mr. Bernie, conta soltanto ed esclusivamente il suo profitto, per cui, per il momento addio Monza e forse anche addirittura addio Italia, sempre che dietro queste manovre non ci siano celati altri interessi, vedi Mugello o Imola… Certamente il silenzio assoluto da parte della Ferrari S.p.A. è inconcepibile, misterioso, indegno ed allarmante. Come può la casa automobilistica più prestigiosa al mondo, di nazionalità italiana, rimanere muta e non prendere posizione per difendere Monza e l’Italia, come può non ribellarsi ed impedire, anche con la minaccia dell’abbandono della categoria, la cancellazione della disputa a Monza del G. P. d’Italia? Lasciare passare questa ingiustizia nei confronti di Monza da adito ad un ipotesi sconcertante: il Mugello, circuito di proprietà Ferrari, al posto della pista brianzola!
Se così fosse sarebbe una cosa gravissima, un atto di una scorrettezza inaudita che cancellerebbe, anche con la complicità di Maranello, 92 anni di gloriosa storia nazionale e mondiale. La F1 in Italia vuol dire Monza, è un Dogma, e i Dogma non si discutono, si rispettano e basta! La Ferrari con il suo increscioso silenzio, non merita i meravigliosi tifosi che ha, i fans possono sopportare di non vincere anche per questa stagione, di non vedere una macchina competitiva, ma non possono e non potranno mai sopportare la mancata difesa della pista monzese.
La mobilitazione dei tifosi pro Monza, dovrebbe far riflettere la Ferrari ed in primis il suo Presidente, che evidentemente sta già pensando a come organizzare il G. P. al Mugello e a come far costruire un sistema viario degno dell’evento. Noi tifosi ci stiamo mobilitando, per fare in modo che tutto questo non passi inosservato, vogliamo che le autorità del territorio e nazionali si organizzino a difesa di questo patrimonio inestimabile, fonte di benessere economico per l’intera nazione.
Silvio Balacchi