Montezemolo: “Rossi rifiutò l’ingaggio con la Sauber”
L’ex numero uno della Rossa ha rivelato come, in passato, il campione del mondo di MotoGP fu molto vicino all’approdo in Formula 1
Il flirt tra Valentino Rossi e la Ferrari è una storia di vecchia data, ma quest’ultimo aggiornamento della telenovela è a dir poco clamoroso. Il nove volte campione del mondo di MotoGP, dopo aver effettuato diversi test con la scuderia di Maranello, come svelato da Luca Cordero di Montezemolo, si trovò a un passo dall’essere ingaggiato, per la stagione 2006, dalla Sauber.
Quest’offerta da parte della Ferrari arrivò perché i dirigenti della Rossa rimasero impressionati dalle prestazioni del marchigiano, tanto da proporgli l’approdo nel Circus. Tuttavia, alla fine “The Doctor” scelse di rimanere all’interno del mondo del motociclismo. Montezemolo ha raccontato, inoltre, che i primi test di Rossi svolti con la Ferrari furono effettuati solamente per cortesia nei confronti di un grande campione.
Successivamente, gli uomini del Cavallino Rampante si accorsero di tutto il suo potenziale, dato che a Fiorano Rossi era sette decimi più veloce di Michael Schumacher. “All’inizio cercammo, facendogli un favore, di esaudire il desiderio di un grande campione. Sentivo che gli piaceva farlo. Anche se peccava di continuità, aveva molto potenziale e voglia“, ha rivelato Montezemolo in un’intervista al sito americano motorsport.com.
MONTEZEMOLO E LA PROPOSTA PER ROSSI
In effetti, Rossi iniziò a riflettere molto seriamente sull’opportunità, nel 2006, di passare dalla MotoGP alla Formula 1. Alla fine, l’operazione non andò in porto a causa dell’offerta dell’ingaggio, che arrivava dalla Sauber e non dalla Ferrari. Nonostante il fallimento delle trattative, nel 2008 la Yamaha ingaggiò Jorge Lorenzo, temendo un futuro abbandono di Rossi verso le monoposto.
Montezemolo ha anche spiegato che Rossi preferì rimanere al suo posto per lottare con una moto vincente piuttosto che gareggiare con una macchina da terza/quarta fila. “A un certo punto pensavamo che avrebbe guidato per un anno alla Sauber, ma poi scelse di diventare il numero uno del suo mondo”, ha aggiunto l’ex presidente della Ferrari.