Messico pronto per la Formula 1: restaurato e inaugurato l’Hermanos Rodrìguez

Credits: @sergioperez (Instagram)

Tutto è pronto per il ritorno trionfale del GP del Messico. Lo storico circuito Hermanos Rodrìguez non vede una vettura di Formula 1 dal 1992 e  il 1° novembre 2015 finalmente si romperà questo digiuno. Terminato il restauro è stato reinaugurato in un evento a cui hanno preso parte pilastri della Formula 1 come Jo Ramirez ed Emerson Fittipaldi. Immancabile Sergio Perez, il pilota della Force India che da quest’anno avrà il privilegio di correre nel proprio Gran Premio di casa.

La cerimonia inaugurale è stata aperta con una conferenza stampa, il cui argomento principale è stato il profilo storico del tracciato, per poi proseguire con il tributo al pilota messicano Pedro Rodrìguez de la Vega da parte di Sergio Perez al volante della BRM. Grande fermento e un debutto in stile dopo una serie di estenuanti opere di restauro e ammordernamento del circuito. Aziende ed entità pubbliche e private si sono prese infatti carico dei lavori per adattare l’Hermanos Rodrìguez agli standard che la Formula 1 di oggi richiede, per una spesa complessiva che si aggirerebbe intorno ai 300 milioni di euro. I progressi dei lavori svolti sono stati costantemente documentati da report e scatti nel corso dell’anno e lo stesso Charlie Whiting si è detto estremamente colpito dall’efficienza con cui sono stati portati avanti i rifacimenti nell’autodromo messicano. Uno dei cambiamenti più significativi riguarda la curva Peraltada, che è stata ridotta per motivi di sicurezza. La famosa curva di 180° come la Parabolica di Monza è stata sostituita da una sezione lenta e tecnica. Dell’originale resterà solo la percorrenza da centro curva in uscita.

L’attesa dell’Hermanos Rodrìguez è stata ricompensata, dopo 3 anni abbondanti di stallo. Nel 2012, stando al calendario provvisorio, era sul punto di sostituire il Gran Premio d’Europa a Valencia, non superando però le selezioni successive. Da quel momento si è resa manifesta la necessità di rinnovare il circuito e infrastrutture annesse per conquistarsi uno dei 20 prestigiosi posti nel calendario definitivo di Formula 1.